Poche settimane fa, sulle nostre pagine, il buon Max Sannella presentava l’ultima fatica discografica degli Ulan Bator. Abracadabra veniva definito un “diamante grezzo […]; un rinnovato appuntamento col buio esemplare di una band che crea magnetismi e magie”. Neanche a farlo apposta, ecco che mi si presenta l’occasione di poter ammirare la band francese dal