HAKME
"S/T"
(Autoprodotto, 2013)

HakmeGrunge, hard rock e proto punk, questa la ricetta sonica degli Hakme, band milanese, ma il loro chitarrista e suppongo leader, proviene da Salerno. Nati nel 2011 come jam band intorno al Blap Recording Studio di Milano, che diventerà in seguito il loro headquarter, consolidati in trio agli inizi del 2012 quando cominciano a scrivere ed eseguire pezzi propri, ma solo nella primavera dell’anno successivo arrivano a registrare e, dato i tempi, autoprodurre l’EP di cui state leggendo. Corrado (basso e cori), Rocco (chitarre e voce) e Maghe (batteria e ululato) hanno personalità, spessore ed immediatezza, qualità non sempre presenti e scontate presso le fiorenti italiche rock band odierne. L’extended play “omonimo” che ho tra le mani, dalla simpatica copertina composta da un collage multicolore, comprende cinque brani, tutti composti dagli Hakme e registrati in presa “live” da Antonio Polidoro nel suo Blap Studio milanese. Stacco La Spina, In Sospeso, Equitalia, Dis-grazia e Jericho sono pezzi musicalmente diretti e molto marcati dal suono delle chitarre, il loro è un rock grezzo, “low fi” a tratti spurio e senza fronzoli. Purtroppo come spesso accade sono i testi, scritti e cantati in italiano e riportati anche all’interno del libretto, il punto debole di questo debutto sulla media durata. Del resto per la buona riuscita di un album, al quale credo i ragazzi stiano pensando, non basta avere una buona base musicale, anche se spesso è già un valido indizio qualitativo per futuri approfondimenti e sviluppi, intanto nell’attesa godiamoci questi “five easy pieces”.

Giuliano Manzo