MR. MILK
(Avellino, 24 dicembre 2014)

Mr. Milk 1Ci sono eventi che, nella vita, si presentano una volta sola e che, molto spesso, finiscono per trasformarsi in piacevoli sorprese. L’evento in questione è un concerto “Punk”, da intendersi in tutte le sfaccettature del termine, tenutosi al Godot Art Bistrot, noto locale avellinese che, da tre anni a questa parte, regala autentiche perle musicali e culturali. E fino a qui, non c’è nulla di cui meravigliarsi. La sorpresa si presenta nel momento in cui il live set si svolge la vigilia di Natale, a mezzogiorno. L’opera, invece, si completa quando, a rubare la scena, ci pensa Mr. Milk. Mr. Milk, da Battipaglia, è un artista “sui generis”, un uomo capace di giocare, come pochi, con la pigrizia e la distrazione; con i sogni e con la realtà; con l’ordinario e lo straordinario. I suoi concerti, solitamente, sono scanditi dalla giusta chimica che si crea tra la sua voce e la sua chitarra, accompagnando i suoi testi, fortemente introspettivi, ed avvolgendo il tutto con melodie calde e profonde, che ricordano quelle folk e blues dei cantautori più tradizionali. Un paradosso, per certi versi, se lo si paragona alla simpatia, all’ironia e all’autoironia che caratterizzano il personaggio.

Mr. Milk 2Provate ad immaginare tutto questo con i volumi amplificati, con una chitarra elettrica in sostituzione di quella acustica e con l’accompagnamento di Pio Franco, alla batteria. Vi assicuro che il risultato che ne deriva è straordinario. Straordinario, come le cover, dei classici brani punk “potentissimi”, proposte. Immaginate, poi, di essere lì, tra il pubblico, e di diventare, tutto d’un tratto, parte integrante dello spettacolo, venendo chiamati a suonare, improvvisando, in una vera e propria jam session. Che dire, non lo trovate incredibile? La giornata è stata indimenticabile. Ha spezzato la monotonia che, solitamente, accompagna le feste. Il 24 dicembre è passato, ma ci ha lasciato alcune certezze: una vigilia alternativa (quanti di voi posso vantarla?); Mr. Milk sa (non) suonare anche il Punk; il Sig. Godot continuerà a regalarci piccoli, meravigliosi, miracoli.

A presto.

Gerry D’Amato