BLUE DAWN
"Cycle Of Pain"
(Black Widow, 2013)

L’album dei Blue Dawn, seconda opera della band italiana, ha una struttura musicale solida e compatta. Basso e batteria sono una sola cosa come ben si sente in Cycle Of Pain, pezzo da cui prende nome il disco. Proprio da questi due elementi nasce la band, che vedrà nel corso del 2009 l’aggiunta della voce di Monica e della chitarra di Paolo (da segnalare Shattered Illusion, singolo di debutto dell’album omonimo del 2009, che raccoglie già in sé tutti gli elementi di eterogeneità del gruppo). Il ciclo di dolore dei nostri inizia da un male interiore che gela l’anima e infrange l’equilibrio che ognuno reca dentro se stesso: “the balance is broken / and so I am inside …”. La voce di Monica Santo scuote, con la sua lapidaria ebbrezza, quel senso di sicurezza che incoscientemente ci avvolge. E sono proprio i giri di basso di Enrico Lanciaprima e i ritmi serrati della batteria di Andrea Di Martino insieme alla dura e graffiante chitarra di Luigi Milanese a rendere l’album un prodotto di qualità eccellente. C’è poi il sassofono di Roberto Nunzio Trabona che in Clone ci mostra come il gruppo cerchi quell’alchimia tra lirica e musica. La struttura massiccia e le armonie dissonanti rendono l’album ostico ad un primo ascolto. Come molti lavori ben fatti per poterne apprezzare i pregi c’è bisogno di meditare sulla poetica dei brani. Ma, come già detto, si lascia ampio spazio alla pura musica; è quello che accade nel pezzo strumentale Aurora dove l’armonia della chitarra ci mostra l’altra faccia del cupo senso del destino, di cui è impregnato il disco. Così anche gli Occhi Di Smeraldo, di cui parla il secondo brano, sono una speranza riposta nel sentimento dell’amore, nella disperata ricerca di qualcuno che ci sollevi dall’oscurità in cui viviamo: “I was living in the dark …”. Tutto ciò viene proposto dai Blue Dawn in una veste dark, “oscura” potremmo dire, che si avvale delle sonorità tipiche del rock duro degli anni ’70. Anche la bonus track che chiude il CD, Lust Cry, sembra ribadire questo tema: “a dark sun is rising … we have no control now / we got to survive somehow / I need your help now …”. Un grido di aiuto, un tentativo di trovare nell’altro il tilt. Piccola chicca per gli amanti dei Roxy Music che troveranno una cover tratta dal secondo album della band, For Your Pleasure del 1973, capitanata da Brian Ferry, In Every Dream Home a Heartache.

Domenico Romano