OTTODIX
"Odeon Utopia"
(Autoprodotto, 2015)

Ottodix 2Gli Ottodix sono la creatura di Alessandro Zannier, classe 1971, artista visionario multiartiforme, capace di far confluire, nella sue creazioni, arti visive, musica e letteratura. La band prende forma nel 2002 pubblicando, in quasi 10 anni di attività, 4 album, tutti ben accolti dalla critica specializzata. Il “progetto” Chimera, loro quinta prova sulla lunga distanza (arricchito anche da una mostra ed un cortometraggio) che ha visto la luce lo scorso anno per la Discipline Records, è un lavoro articolato in cui il fulcro ideale è la fine delle utopie e delle ideologie del XX secolo. Un “concept” che si avvale di ottimi musicisti nonché di una produzione davvero notevole, in cui nulla è lasciato al caso, dagli arrangiamenti ai testi, alla grafica fino alla loro stessa immagine; per la band la fusione delle singole espressioni artistiche acquista “valore” proprio dalla loro stessa unione.

Esplosiva la title track, Chimera Meccanica A Vapore così come le denunce senza compromessi di King Kong, vera e propria immersione lisergica in paranoie ed ansia. In Post risalta l’impressionante capacità della band di trattare le più emblematiche “tendenze di massa” costruendo testi intelligenti ed ispirati. Le tracce scorrono come in una pellicola noir in cui il vissuto, il presente ed il futuro confluiscono in profetiche visioni sulla scia di una narrazione ispirata e mai banale: avvolgente L’Apocalisse, viscerali Chimere In Avvicinamento e L’ultima Chiesa con cui l’impatto emotivo sale vertiginosamente, affascinati la nostalgica Mulini A Vento e la strumentale Golconda, che si dilegua nell’arco di un solo minuto. Chimera Meccanica A Vapore è una poesia “retrò” che ci trasporta in un passato ineguagliabile evocando immagini di paesaggi del presente e del passato. Un pianoforte suggestivo introduce ed accompagna la strumentale Gli Archivi Di Tesla, mentre basso e chitarra conducono alla suggestiva Napoleone, quasi romantica nelle sue trame “avventurose”. Le ultime battute sono affidate all’oscuro sospiro di Fine Del Futuro e al delicato intro acustico di Le Città Immaginarie, che conduce la mente, per un titolo quasi simile ad una delle sue opere più famose, ad Italo Calvino.

La “Chimera” degli Ottodix è una favola di un viaggio immaginario lungo tutta l’esistenza, itinerario raccontato da un Magritte cantastorie, attraverso secoli di arte, storia e scienza. Racconto affascinante di un tragitto emotivo dentro l’umanità e i suoi misteri.

Ottodix 3

Il suggestivo videoalbum dal titolo Odeon Utopia, report di Chimera, è una produzione gratuita totalmente “digital”, divisa in maniera ragionata tra videoclip di performance live, enigmatiche mostre ed installazioni, partorite dalla mente del leader Alessandro Zannier. Antonio Massari alle chitarre e Mauro Franceschini alle percussioni, regalano suoni potenti ed irrefrenabili, perfetti per le visioni oscuro-surrealiste e marinettiane di Alessandro, vero leitmotiv della band, capace di destreggiarsi sul palco con versatilità vocale e gestuale davvero ammirevole. Ben undici brani, tratti dalle performance live di Bologna del 28 febbraio 2015, al Freakout Club, e di Treviso del 5 agosto 2015, sul palco del Suoni Di Marca Festival. Interessanti e stimolanti i contenuti extra: documenti filmato, interviste, retroscena, performance con pianoforte, video di denuncia, inediti, ospiti. Molto bella infine la photogallery live della data Bolognese ad opera di Davide Faranda.

Esaustivo e fruibile, Odeon Utopia è un gran bel lavoro, testimonianza di una band che, negli ultimi anni, ha saputo proporsi e rinnovarsi professionalmente, con creatività ed iperattività, proponendo sempre nuove “soluzioni”, senza mai perdere o rinnegare la propria spiccata identità, legata ad un suono che, figlio degli degli anni ’80, funge da traino conduttore verso un vero e proprio “cabaret” musicale. Buona visione!

Marco Pantaleone