BIG UPS
"Before A Million Universes"
(Exploding In Sound / Tough Love, 2016)

Big UpsOcchio, è un campo minato di finte apparenze, ma poi non tanto, tredici volumi bombardanti che deflagrano a comando. I newyorkesi Big Ups attentano l’ascoltatore con un disco che surclassa il precedente Eighteen Hours Of Static, un disco che è poi un kit perfezionato di tensione e schizofrenia maledettamente efficace. Before A Million Universes scotta davvero, un subdolo coacervo di Shellac, Jesus Lizard, Fugazi e cortocircuiti nirvanici che schizza a 360° acidi, frustrazioni e voglia di vivere storto quello che poi non è stato mai dritto.

Figli idolatranti della scena post-hardcore a stelle e strisce, i Big Ups sconquassano ogni propensione melodica, distruggono linee, forme e definizioni con una padronanza bellica non indifferente, la loro è una potenza magnetica che destabilizza, chitarre fustigate, pelli violentate e ugola al limite dell’invalidità sono le “credenziali” di una formazione che crede fortemente nell’impatto violento del proprio spirito estetico, vivendo continuamente sui bordi taglienti della rabbia esasperata urbana.

Obici di rappresentanza Capitalized, Postured, Negative, Hope For Someone, boccate d’ossigeno viziato Meet Where We Are, National Park, So Much You, Yawp, e momenti di tregua? Assolutamente non pervenuti!

Max Sannella