COACHWHIPS
"Bangers Vs Fuckers"
(Narnack, 2003 – Castle Face, 2015)

12 Jacket (3mm Spine) [GDOB-30H3-007}Lo scorso anno la Castle Face di John Dwyer ha riesumato questo autentico must della bassa fedeltà risalente al 2003 e firmato Coachwhips, trio californiano (San Francisco) nelle cui fila John stesso, intento a torturare i microfoni con voce filtrata ai limiti della strozzature, era affiancato da John Harlow e Mary Ann McNamara rispettivamente alla batteria e alle tastiere. Bangers Vs Fuckers è stato il terzo di cinque album pubblicati tra il 2002 e il 2006 ed il primo per quella Narnack alla quale i nostri rimasero fedeli fino alla fine. A fronte di una copertina sdolcinata raffigurante un improbabile bacio tra due eterni rivali (il lupo e l’agnellino) le undici tracce concentrate in appena venti minuti offrono quanto di più primitivo e degenerato possiate sottoporre alle vostre orecchie. Come degli alieni scaraventati tra piantagioni di cotone, questi autentici terroristi del suono seppelliscono accattivanti linee melodiche dall’animo marcatamente rock’n’roll sotto una montagna di feedback trainati da un beat sconquassato e trascinante. I Coachwhips sono la naturale evoluzione di band come i Gories, i Dirtbombs, John Spencer Blues Explosion ma soprattutto gli Oblivians grazie alle iniezioni tastieristiche pilotate dalla McNamara che li ripropone in una chiave frizzante e moderna.

I brani martellano senza tregua tra frustate tipicamente Oblivians (You Gonna Get It, I Drank What?, (Harlow’s) Muscle Of Love) spesso esposte ad assalti analogici dal retrogusto vintage, country blues lacerati in pieno stile Cheater Slicks con tanto di armonica ad infondere sentori “arcaici” (I Knew Her, She Knew Me), deliri sonici tra pistolettate chitarristiche e tastiere epilettiche (Evil Son, Recline, Recline), virate acide dal taglio psicotico (Thee Alarm) ed un’inaspettata ballata di “velluto” malsana (Goodnite, Goodbuy), in chiusura, a dare sollievo all’intero apparato uditivo lacerato e sanguinante. Su tutte svetta l’indiscusso capolavoro Dance Floor, Bathroom.

Da avere assolutamente!

Salvatore Lobosco