CAVERN OF ANTI-MATTER
"Void Beats / Invocation Trex"
(Duophonic, 2016)

Cavern Of Anti-MatterIl mèlange elettro/dreaming messo in piedi dai Cavern Of Anti-Matter (che non sono altro che Joe Dilworth e Tim Game ex Stereolab) in questo Void Beats / Invocation Trex è caratterizzato dai chiaroscuri di una miscela trippy di vecchia osservanza “rieducata” nel contemporaneo, una proposta (la seconda della nuova carriera) che il duo fa approcciare positivamente a “psychonauti incalliti” perennemente in fregola No Gravity.

Basi tecno, elettronica down tempo, loop, gemme kraut, alcuni riferimenti d’alto rango come Faust, Orbital, Braford Cox e immaginazioni vintage di Roland, Korg et similia, sono il magazzino d’idee che i COAM mettono “sul piatto” di una produzione osservante nei climax e propositiva nell’avanti, un disco (dodici tracce) che – oltre a dimostrare quanto possano essere galleggianti le loro esibizioni live – quanto sia più affascinante all’ascolto la loro traiettoria al limite di una psichedelica ossessiva, di quanto sia rinfrescante la vecchia “guardia” di genere.

Non ci fanno mancare nulla, anche refoli pop Melody In High Feedback Tones, Liquid Date, Black Glass Action, ma la principale causa di questo “decollo inaspettato” sono le robotiche vibration di Blowing My Nose Under Close Obeservation, la sequenza neuronica che scaturisce Hi-hats Bring The Hiss, l’amniotico di Planetary Folklore e l’ascesa della nebbia voluttuosa di Zone Null. Mi raccomando le cinture di sicurezza!

Max Sannella