SUNFLOWER BEAN
"Human Ceremony"
(Fat Possum, 2016)

Sunflower BeanSono in molti, moltissimi a scommettere sul talento dei newyorkesi Sunflower Bean, trio attratto da uno psych pop lunatico, seducente e impalpabile, un bel vaporoso lightning elegante e inafferrabile che più che farsi ascoltare, si fa carezza veloce e delicatamente scoppiettante sull’orecchio, e poi a dir la verità quelle “scommesse” sono state vinte, quei moltissimi hanno avuto soddisfazione e questo nuovo Human Ceremony è qui a raccoglierne gli allori.

Undici tracce caratterizzate sia da atmosfere sospese dreaming e una “indie”pendenza rock in crescendo, una continua “allucinazione” che si fa hype ad ogni punto accapo e che una voce femminile velatamente vellutata quanto ossessiva guida attraverso un ascolto avvolto da fascino e mistero.

Il trio di Brooklyn immette on air una alchimia sonora piacevolissima, piccole gemme dream-pop senza tante ambizioni o accelerazioni modaiole, tutto fila via liscio e “gasato”, riff di chitarre, onde emozionali, echi sfumatamente vintage Come On, Cure 2013, Velvet Underground, Tame Impala Wall Watcher, Beach Fossil I Was Home tra le tante santità ispiranti e il diamante dei diamanti, quella stupenda estasi di Oh, I Just Don’t Know che a fine corsa ti dà la botta come un amore del quale vorresti una vita davanti. Consigliato per angeli in terra.

Max Sannella