DONATELLA BARTOLOMEI
"Sacra Dea"
(Atemwerft, 2016)

“La Luna ha comprato Quadri alla Morte …
in questa notte la luna è pazza …”

Donatella Bartolomei è una poliedrica artista del panorama underground italiano attiva con diversi progetti artistici tra canto, teatro e musica. Sacra Dea, è il suo personale album d’esordio uscito per l’etichetta tedesca Atemwerft. All’interno del disco, la camaleontica natura dell’artista è ben evidente nelle dodici tracce che lo compongono. Il cantato onirico come una sorta di spoken eclettico e macabro, mostra di fatto tutta l’essenza delle sue capacità vocali. Una vocalità, una voce, che padroneggia come se un lento battere di tamburro legasse i brani tra loro. Numerose e variegate le collaborazioni. Giulia Sirtori compare nei brani Che Dici O Parola Del Saggio e Streghe, Emanuela Zuccalà in Sometimes I Feel Like A Motherless Child, Kampsindaja nella conclusiva Vovovotah mentre Stefano Luna, che spesso ha condiviso il palco con DB, duetta nella suggestiva Macbeth. L’asse Galas/Demone rappresenta il punto di partenza da cui la Bartolomei ha poi evoluto un suo personale stile creando una sorta di suono-non suono dall’impatto monolitico dove l’indiscussa presenza scenico-teatrale è in perfetta simbiosi alla sua voce dotata di una carica emozionale non indifferente. Una continua sperimentazione fatta di studi dove il jazz incontra l’opera senza mai perdere di pathos.

Sicuramente Sacra Dea è un album difficile, non commerciale e di non facile ascolto … ma nella raffinatezza e nella seduzione delle composizioni, la Bartolomei conserva l’incanto di questo suo dinamismo intellettuale. E scusate se è poco.

Luca Sponzilli