LA GRAZIA OBLIQUA
"S/T"
(X, 2018)

Esordio sul disco per i La Grazia Obliqua, vero e proprio collettivo musicale proveniente da Roma. I componenti del gruppo hanno tutti un background artistico-musicale di indubbio spessore oltre ad un’esperienza ed una personalità ben evidenti soprattutto on stage, background che dalle iniziali sperimentazioni audio-visive si è evoluto in un suono-performance tinto di suggestioni dark-wave elaborate in chiave moderna. L’umore sotterraneo e minimale dei sette episodi che compongono l’EP si incastra in sottili tessiture emotive che penetrano nelle pieghe di un ascolto attento ed accurato. Apre A Ja Ljubiju Sssr, brano dei CCCP completamente rivisitato; i synth sono lame di rasoio e si ha fin dall’inizio la percezione di un’instabilità in bilico tra immagini conturbanti e quiete notturna. Seguono i vortici metallici di Scared che si alternano al mantra di Venus In Furs ed alle venature sofferte di Oasi. In Velvet 1994-2000 aleggia il fantasma della band di Lou Reed e l’uso dell’elettronica diventa l’antitesi della forma canzone di Come On Sun. Nella conclusiva Alone si continua a precipitare in lande isolate dove non c’è spazio per le emozioni.

Un lavoro che sicuramente ripercorre l’evolversi e la carriera della band ma che risulta essere senza tempo, come pure senza tempo risulta quel continuo senso di malessere che aspira ad essere estremamente piacevole, proprio come avveniva nella musica dark … ma questa è un’altra storia.

Luca Sponzilli