DIVA
"Divadelica"
(INRI, 2018)

E con un passo di rollerblade, una cravatta psichedelica ed un paio di occhiali scuri che i Diva, capitanati dall’irriverente Davide Golin, approdano senza inganni e senza indugi nei nostri cuori, come un regalo che aspettavamo da tempo, per farci sorridere, ballare e ricordarci che il presente non è nient’altro che quello straordinario cocktails di anni ’70/’80, italo disco e libertà sessuale che ci portiamo dentro. Ed è proprio da questo ritrovato senso di libertà, di innato anticonformismo, di parole che diventano visioni di un vissuto impossibile da cancellare, perché parte fondamentale del nostro essere, al di fuori delle mode e dei trend, che i Diva diventano messia mediatici, come un monitor acceso sul canale giusto!

Prodotto, registrato e mixato da Ivan A. Rossi all’8brr.rec Studio di Milano. Masterizzato da Giovanni Versari a La Maestà Mastering (FC) vede la preziosa collaborazione di Davide Golin (voce, cori, tastiere, sintetizzatori), Emanuele Alosi (batteria), Alessandro Grazian (basso elettrico), Andrea Novello (chitarre), Silvia Sartorati (batteria), Paolo Tizianel (basso elettrico), Ivan A. Rossi (tastiere, sintetizzatori, chitarre, programmazione). Ospite: Rahma Hafsi (voce, cori). Una “band” pronta a farci ballare grazie a nove hit variopinti, veri e propri quadretti iperrealisti seducenti e vivaci, realizzati con maestria e creatività.

Dall’accattivante Aperidiva fino alla finale A Modo Mio, Con Un Altro Io, i Diva costruiscono un percorso spensierato e seducentemente irrazionale, fondendo con brio passato e presente, vecchi amori e vecchie glorie, politica, sesso, musica, alienazione cittadina, situazionismo, metropoli, gossip e icone di una stagione che fu. Il paradiso su Retequattro, Narciso70, Spiaggia A Milano, solo per citare le songs più riuscite.

Grazie ad una dance che fonde magistralmente anni ’70 e ’80, cantautorato italiano ed indie, i Diva si ritagliano con spontaneità il loro posto sul palcoscenico della musica italiana, senza marchette e senza sforzi, e noi di Frastuoni li adoriamo così … chiedendoci ancora una volta …

… dove andiamo a ballare questa sera? …

Marco Frastuoni