NOMOTION
“Funeral Parade Of Lovers”
(Rapeseed, 2019)

Dopo alcune uscite in download digitale (Ritual Murder EP, 2014 e Songs Best Served Cold, 2018) ed una in tape (The Little Death, 2015) fanno il loro esordio su disco i Friulani Nomotion con l’album Funeral Parade Of Lovers. I cinque componenti che formano la band hanno un notevole background alle spalle e tre di loro provengono dai Calle Della Morte, gruppo che fondeva le radici nella scena Neo-Folk degli anni ’90. Ma questa cosa, così come le tematiche delle liriche e l’art-work curatissima, non deve trarre in inganno i lettori. I Nomotion non sono un gruppo dark! L’album è difficile da catalogare o da limitare in un genere nel senso che all’interno delle undici tracce che lo compongono c’è un Enciclopedia di Cultura Americana; Country (The Edge Of Abyss), Blues, Paisley (la title-track ed Adenosine) si alternano ad ampio respiro sfociando in ballate amarissime (Black Aura) ed intense (Killing Fields) da sembrare quasi demodè. Nei paragoni si potrebbero scomodare (e neanche troppo azzardatamente) nomi piuttosto altisonanti come Morrisey, Gun Club (Glasgow Smile), Nick Cave ed i suoi Birthday Party (Stained Bedclothes). Si trae il massimo da ogni singola canzone ognuna rafforzata dai rapidi cambiamenti e dalle armonizzazioni vocali di Jonny Bergman che si fondono al fluire del ritmo. Il fantasma di Jeffrey Lee Pierce aleggia nelle soluzioni e i luoghi descritti hanno di fatto un certo gusto caro alla cultura del goth e del noir. Si ha la sensazione di essere in movimento pur restando fermi (Our Black Sun) e c’è anche il tempo di strizzare l’occhi alla New Wave degli anni ’80 (Bring Me Down e Rillington Place) in una sorta di antitesi allergorica. Parlavamo prima di ballate inquiete … ballate che nell’enfasi dei testi alludono all’amore non sempre manifestato nella sua tipicità (anche il dolore e il piacere in un certo qualmodo spesso convivono). Chi ancora pensa che la scena alternativa non possa caricarsi di contenuti ed idee variegati ascolti bene questo Funeral Parade Of Lovers. Inutile dire che nella sua espressione è un’uscita consigliatissima e per il sottoscritto già di diritto nei dischi dell’anno. A Voi le conclusioni.

Luca Sponzilli