TAZER
“Human A+”
(Autoprodotto, 2019)

I Tazer sono una di quelle band che lasciano pochi dubbi su quello che fanno e quello che sono, sperimentazione sonora devota alle più malsane radici del rock. Fedeli nel suono all’evoluzione di tutto ciò che di meglio si è avuto in ambito synthpunk (dai leggendari Screamers di fine ’70 ai violenti Lost Sounds di fine ’90), la band ci propone un superbo EP dalla forte personalità. Da non confondere con i Tazers, punk band del ’79 di La Habra (Califonia) i Tazer sono i Tazer, e la loro fottutissima musica è una delle cose più coinvolgenti che ci sia per gli amanti del genere, incrocio perfetto tra experimental wave anni ’80 ed attitudine KBD! Provenienti da Aarhus, piccola cittadina della Danimarca, la band si era già fatta notare per un loro primo album nel gennaio 2017 Songs For Survival, 6 pezzi ostici e grezzi dalla sconcertante vena compositiva. Human A+ si divide in tre killer songs perverse e paranoiche, ma allo stesso tempo capaci di trasudare chitarre e synth attingendo alle più genuine sonorità punk. Si inizia con il grido di un bambino e si termina con echi post-industrial da scenario apocalittico. Ascoltando Artificial Womb, Bionic Hand e Subhumanoid si ha come l’impressione di trovarsi su un altro pianeta, popolato da entità bioniche ed artificiali, un muro di suoni di alienata umanità, a tratti il vocalist sembra un Iggy Pop sotto ketamina, capace senza tregua di invocare demoni e paure collettive! Tre song che lasciano il segno e portano la band danese ad un ottimo traguardo. Prima che la polizia vi spari un colpo in testa … non perdeteli!

Marco Frastuoni