A.V. 
“The Lighthouse Saga” 
(ScentAir, 2020)

Lory Fayer, fine conoscitrice della musica, è una poetessa proveniente da Torino che vanta un’encomiabile esperienza in questo campo per via di numerose e svariate collaborazioni e costruzione di testi concepiti per particolari interpretazioni vocali che mai hanno lasciano nulla al caso. Ciò detto, arriva alla stesura completa di un album pubblicato dall’etichetta russa ScentAir records Intitolato The Lighthouse Saga dove si fondono inquietudini ed introspettive bellezze e le scelte degli interpreti di questi poemi sono la logica conseguenza del suo intuito e della sua passione artistica. “La Saga Del Faro” nonostante sia una raccolta di gruppi diversi tra loro per genere e provenienza è in realtà un concept-album dove si intrecciano più umori; lo sfondo del mare racconta di una sirena che aspetta il ritorno del suo marinaio e in questo immaginario romantico e magico l’amore sceglie come complice il fantasma della morte.

Le onde dell’iniziale Sirens Sing For Love di Elisabeth Engarde celano fin da subito le paure di non veder più far ritorno il proprio amato ed il tramonto può dar vita ad oscuri pensieri. Le maree si perdono tra le continue note di un pianoforte vero incipit e comune denominatore della “saga” ed è estremamente piacevole trovare la stessa Fayer duettare con Roman Rütten, qui nel suo progetto solista Silentport, in The Lighthouse Dream mentre Francesca Nicoli degli Ataraxia presta la sua voce ai Winter’s Course in Lost Sailor. Speranze e delusioni sono il fascino dell’esistenza costantemente in bilico tra dolori e gioie; l’atmosfera onirica perdura in tutte le 14 composizioni. Non ci sono stagioni a riflettersi sulle spiagge incantate ma solo una mente e un cuore alato che provano a sfuggire alla prigione dell’attesa (Afterglow From Our Prison); le mareggiate sospingono verso il drammatico finale che rivela la promessa iniziale di ricongiungimento delle due creature nella “caeleste vita” dove regnano in eterno le anime meritevoli dell’enfasi di tale sentimento. La Fayer riesce in qualcosa di grandissimo; parlavamo della diversità dei gruppi e in effetti è difficile paragonare nella loro singolarità Antipole, Nouvelle Culture, The Dreams Never End, Paris Alexander o Vestfalia’s Peace. Il vibrar dello scintillio luminescente si riflette nell’incanto atavico dell’oceano e questi singolari dettagli trasmettono emozioni profonde.

Luca Sponzilli