THE BIDONS
"Back To The Roost"
(Area Pirata, 2013)

BidonsUn gallo “infuocato” mentre prende a “morsi” il cavo di un microfono ed un titolo spudoratamente esplicito come Back To The Roost (attenti al gioco di parole) credo non lascino spazio alcuno ad interpretazioni rimandando immediatamente la mente ad uno scenario vibrante e nervoso come solo quello delle “radici” può regalarci. Continua così la corsa dei salernitani The Bidons alla ricerca di uno stile personale dal segno distintivo marcatamente (neo)garage. Ai nostri non è mai mancata la voglia di divertirsi e di dare sfogo alla propria anima rock’n’roll, ogni occasione è stata buona per salire su un palco e collegare gli strumenti agli amplificatori togliendosi, tra le altre cose, anche qualche bella soddisfazione come l’aver suonato di spalla agli immensi Dirtbombs e ai maestri Fuzztons. A un anno di distanza dal loro esordio i Bidons si presentano al secondo appuntamento discografico con un organico modificato: Albino Cibelli (voce), Nico Plescia (chitarra), Gianmario Galano (chitarra) che prende il posto di Elia Prisco, Ezio Marinato (basso) e Mario Siniscalco (batteria) che sostituisce Giovanni Schirru.

Back To The Roost, esce allo scadere dell’anno appena trascorso sempre per la Area Pirata. 10 i brani che lo compongono, questa volta tutti autografi. Si omaggiano spudoratamente i 13th Floor Elevators in I Can’t Stand It, quel garage-blues in chiave lo-fi tipicamente Gories in Raw, Naked & Wild per poi, attraverso urgenze martellanti (Back To The Roost) con tanto di armonica a diffondere pennellate “rustiche”, melodiche rasoiate (Damn!) e spunti di pregevole fattura ((Shout It Out) Burn Down!), arrivare al brano più riuscito del pacchetto, Grinning Feeling, un garage ipnotico e melmoso dove suoni tipicamente neo-sixties, graffiati da una chitarra wave ombrosa (Birthday Party), pilotano una torbida voce che ricorda molto l’Iguana esordiente. Per chiudere una Psychotic Direction (il titolo vi ricorda qualcosa?) che dopo una lunga pausa risorge con un finale strumentale molto accattivante. I 10 colpi in questione risultano nel complesso ben assestati quindi, meno immediati ma dopo ripetuti ascolti più convincenti.

In Granmakiller!!! abbiamo avuto un assaggio dell’energia del gruppo mentre ora in questo Back To The Roost ci vengono svelate le loro capacità compositive. A questo punto non ci resta che attendere la loro terza prova, a detta di molti, quella del nove. Per il momento il loro percorso resta decisamente in ascesa.

Salvatore Lobosco