Sembra paradossale, eppure i versi di William Blake, uno degli artisti più influenti degli ultimi duecentocinquant’anni, sono “il corpus poetico in lingua inglese meno letto”, per citare il critico letterario Northrop Frye. E infatti raramente gli sterminati riferimenti al suo mondo visionario sono stati appropriati, degenerando spesso nel kitsch e nel ridicolo. In questo campo minato