L’inviolabilità del buio e l’essenza di quel vuoto interiore che risucchia in sé le emozioni più profonde e cupe dell’essere.

Ash Ark è la terza produzione firmata Julinko (dopo Hidden Omens e Sweet Demon), il progetto della brava Giulia Parin Zecchin, supportata da Carlo Veneziano. L’etichetta, invece, è la Ghost City Collective, di base in Friuli-Venezia Giulia, che funge da valvola di sfogo per autoproduzioni underground. Una label intenzionalmente distaccata dalla scena corrente, orientata verso suoni consapevolmente “non per tutti” e che ha come unico obiettivo il nutrimento dell’autoapprendimento e delle esigenze artistiche, proprie della sensibilità dei singoli compositori.

Ash Ark fonde elementi noise, drone, doom e dark, che si scompongono in sette tracce ansiogene ed eteree, dove la voce incorporea di Giulia avvolge delicatamente sonorità malinconiche e dalla carica spettrale.

Così, è facile perdersi tra le ritmiche antiche ed inquiete di tracce come Slow, Morgana, Ghost Track, Transumanar o Underworld. Sembra proprio che spiriti misteriosi e vecchi quanto il tempo abbiano ispirato la realizzazione di un disco che merita, sicuramente, di essere ascoltato.

Consigliato!

Gerry D’Amato