Non si trovano su Spotify, mentre su Bandcamp va già meglio perché almeno Shapuno Zoo e City Of Mirrors compaiono. Nessuna rivista di settore italiana, che sia cartacea o online, li ha mai trattati. Ricordo soltanto un articolo su un vecchissimo Blow Up e poi basta. A fare un giro su Discogs o e-Bay si
Una breve meteora. Questa è stata la carriera di Baby Huey, al secolo James Ramey. Baby Huey appartiene a quella pletora di musicisti legati al soul psichedelico, il cui principale esponente è Sly Stone. Ed è sempre ispirandosi a Sky And The Family Stone che Baby Huey – il soprannome è stato mutuato dal protagonista
I Limbus 4 sono una delle perle nascoste di quella straordinaria ondata che fu il krautrock tedesco a cavallo degli anni ’60 e ’70; coloro che vennero definiti “I corrieri cosmici” per il fatto che, sviluppando l’idea dei Pink Floyd in brani come Astronomy Domine ed Interstellar Overdrive, contenuto nel loro primo album epocale The
C’è una parola inglese, a cui manca completamente il corrispettivo in italiano, che definirebbe alla perfezione l’opera, la band e il relativo principale fautore di ciò di cui vi parleremo in questo articolo. La parola è “underdog”, che significa letteralmente “sfavorito”, “meno fortunato”, o più precisamente qualcuno che raccoglie forse a causa della sfortuna, o
Nel 1993, con gli Steely Dan sciolti 12 anni prima, Walter Becker e Donald Fagen si ritrovano per promuovere Kamakiriad, secondo lavoro di Fagen prodotto dall’amico, ed iniziano un lungo tour americano che li porterà a registrare uno show per una stazione radiofonica di St. Louis l’1/9/1993. Il CD originale su etichetta Leftfield del 2015
“Quella fiamma mi parve la mia vita” Carlo Michelstaedter (Poesie) In questa Pasqua distopica appena terminata, disarmonica e disintegrata, tra l’olezzo del dì di Dante, infido e codino della corte dei cicisbei a tempo subordinato e il ronzio spione del drone dall’occhio sauroniano, incontro e mi caccio dentro il recupero di Epigrafe di Psycho Kinder.
Per anni i collezionisti di mezzo mondo hanno creduto alle liner notes riportate sull’unico singolo degli Uncalled 4 relegandolo tra le reliquie del primo punk texano al punto da essere incluso nella compilation Deep In The Throat Of Texas con tanto di sottotitolo “Six Small Wonders Of Texas Punk 1978-1980”. Si perché i nostri mentirono
The Fendermen, un nome che alle nostre orecchie suona già come una leggenda made in USA e che per questo motivo non può passare inosservato. Il duo americano si formò sul finire degli anni ’50 nello stato del Wisconsin. Jim Sundquist e Phil Humphrey, questi sono i loro nomi, fanno parte dell’Olimpo dei guitar-men degli
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