Plasma ExpanderLive3 è il nuovo disco dei Plasma Expander band sarda composta da Fabio Cerina alla chitarra, Andrea Siddu alla batteria e Corrado Loi al basso, ai synths e ai samples. L’album seppure live è stato registrato in studio. Il disco è composto da cinque tracce, solo l’ultima Otra Vez è inedita mentre le altre già presenti nei precedenti lavori, Cube pubblicato nel 2013 e Kimidanzeigen nel 2009.

Al primo ascolto Live3 è un riverbero spettrale di sottili onde microcosmiche che echeggiano nell’aria creando un ascolto acido e allucinatorio. Lo sforzo di ricerca e contaminazione per una pseudo perfezione è già presente nella traccia di apertura Beacon, ipnotico groove che richiama alla mente un viaggio ad alta velocità in metropolitana al di sotto di un treno. Lo scorrere dei binari, lungo questo tragitto dalla destinazione proiettiva ad un nuovo lavoro, crea un complesso frastuono math/psych e con lo scorrere dei minuti la struttura viene deframmentata da battiti ritmici e trasmuta in un psych/stoner del tutto oscuro. Continuando l’ascolto di Live3 per Hands In Your Guts la matrice rimane la stessa come in continum spazio/temporale ridotto all’osso, il collasso sembra imminente, le continue esplosioni ritmiche del trio creano un vortice di azioni attrattive interne non più equilibrate dallo spasmodico sound deformante, creando una rapida contrazione delle dimensioni sino al passaggio ad uno stato degenerativo, ed è proprio con Why Not che i Plasma Expander raggiungono il compimento dell’irreversibile. Traccia già presente nell’album del 2009 Kimidanzeigen i Plasma Expander si allontanano con un lampo dal passato, anche se l’ossatura del brano rimane invariata, il sound viene arricchito da una miscela noise in un continuo rimbalzo sonoro, la chitarra di Fabio Cerina ci conduce in un assalto parossistico e atonale, un lungo feedback perpetuo e degenerativo. Il cul de sac dell’album si raggiunge con Exploder ultima del quartetto di tracce di questo viaggio nel passato dei Plasma Expander. Una sottile linea separatrice tra il passato oramai accennato, riproposto e ricostruito ed il futuro ancora sordo dove iniziano i primi echi di una nuova anima. Forse è la traccia più psych dell’intero album una fluttuazione tantrica, l’impulso sonoro domina nel tempo generando una sovrapposizione di suoni che riproducono esattamente quello originario, “l’Atman” sembra compiuto, ma la band ci propone Otra Vez, una sorta di trampolino di lancio al prossimo disco, un elevato magnitudo struggente, una ballata maniacale che rivela tutto il potenziale del trio ed è una sorta di firma “alla scena underground del movimento psichedelico statunitense”.

Indubbiamente la musica dei Plasma Expander e l’ascolto di Live3 risvegliano le fantasie più inquiete dell’inconscio umano e delineano oscillazioni elettroniche, dando l’impressione che anche l’aria dell’ambiente che ci circonda subisca una rarefazione e inflessione ottica caratteristiche del miraggio. Buona la “re”prima.

Daniele Carcavallo