PSYCLONES
"S/T"
(Subterranean, 1985)

PsyclonesI Psyclones erano una band che gravitava in quella San Francisco (Residents, Chrome, Minimal Man, Factrix, Tuxedomoon) che, tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80, sconvolse come non mai, le fondamenta del rock. Della band in questione si sa tuttora molto poco. La formazione originale comprendeva solo due elementi: i polistrumentisti Brian Ladd e Julie Frith. Il suono della band oscillava tra minimal synth, industrial e post punk, con una forte componente iconoclasta punk, un perfetto incrocio, potremmo dire, tra Suicide e primi Tuxedomoon. Essi realizzarono vari lavori negli anni su diverse etichette indipendenti, ma il migliore resta senza dubbio il primo, Psyclones realizzato nel 1985 e contenente diverse registrazioni risalenti a qualche anno precedente. L’album uscì sulla storica Subterranean Records (tuttora mai ristampato) e si fece subito notare per la particolare copertina in stile “nazishock”, ma quello che più conta è la musica di buon valore in esso contenuto. Qualche esempio: Tribulation, imperniata su un drammatico basso e ricamata da un’angosciante chitarra; Drug Store, con il suo incedere lento e notturno, incorniciata da stridori metallici; Punishment, martellamento ritmico da dominazione sonica e infine Stuck In A Rut, un robotico rock’n’roll che avanza minaccioso. In definitiva un album minore, ma che merita di essere riscoperto, un ennesimo tassello da aggiungere a quell’enorme mosaico rappresentato dall’underground made in U.S.A.

Danilo D’Alessio