BLACK TIME
"Aerial Gobs Of Love"
(Förbjudna Ljud, 2015)

Black TimeLemmy Caution detiene la sigla dei londinesi Black Time dal lontano 2004, anno in cui i nostri danno alle stampe il loro primo, notevolissimo album, Blackout. Dopo una serie ininterrotta di lavori nel breve e nel lungo formato, proposti sui più svariati supporti, però la band subisce una battuta di arresto subito dopo la pubblicazione (2009) dello split album con Ty Segall, Swag / Sitting In The Back Of A Morris Marina Parked At The Pier Eating Sandwiches Whilst The Rain Drums On The Roof. Il ritorno in studio, risalente soltanto a qualche mese fa, di Lemmy Caution (voce e chitarra), Andy Infection (basso e chitarra) e Mr. Six (batteria ed organo) per registrare i brani destinati a questo Aerial Gobs Of Love, è tutto merito della svedese Förbjudna Ljud.

Il tempo trascorso non ha corrotto l’impeto e l’energia dei nostri che qui ci offrono una miscela torrida di garage punk, shoegaze, punk-blues e noise trattata con gran disinvoltura da una band che si mantiene sempre omogenea ed originale, grazie anche ad un sound abrasivo e incisivo. Undici tracce che si mantengono su livelli omogenei ed altissimi tra le quali si distinguono la titletrack, che riporta alla mente la “malefica” ombra dei primi Jesus And Mary Chain, More Pricks Than Kicks, un pezzo immerso in un malsano garage rock’n’roll in pieno stile Cramps, Industrial Anxiety, che rimanda al tipico punk sgangherato delle origini, o anche Tarzan Vs. IBM e Aerial Dub nelle quali si ripresenta quella vena sperimentale che li aveva contraddistinti nella loro terza prova, Double Negative, e la conclusiva Tolling Of The Bell un primitivo country blues riproposto in chiave futuristica dalle sonorità acide tanto care ai Cabaret Voltaire. Il resto non è da meno per un risultato finale decisamente tra i più convincenti dello scorso anno.

Angelo Demonte