SKY OF BIRDS
"Blank Love"
(VDSS / MiaCameretta, 2016)

Sky Of BirdsÈ inutile, se ci sai fare ci sai fare, inutile confezionare panigirici sul come sarebbe stato, forse era meglio, magari un’aggiustata qui, là, sopra o sotto, ci sai andare e basta e fuck off a tutto il resto. Piccolo preambolo per questo nuovo diamantino underground from Lazio, Blank Love, official dei degli Sky Of Birds, quintetto in cui confluiscono idee, istinti, soluzioni d’insieme e poi “elaborate” con classe e mira precisa tanto da far invidia e prurito a formazioni ben più alte, lassù sugli attici di un certo mainstream.

Nove tracce dai retrogusti vocali languidi loureeddiani e benedetti da estetiche tra psichedelica, paisley mood, ballate trasognanti ed armonie spaesatamente cool, una ingegneria creativa sonica ideale per un viaggio controvento su infinite highway srotolate come lingue d’ombra assolute. Un disco che se ti aggancia ti lascia “stupendamente confuso” nel mezzo di intimità, presagi e sogni multipli, in poche parole un fascio di atmosfere autorali in copula con un lussurioso e mai intricato flusso che sa dannatamente di American Big Sur per quanto l’ascoltatore possa girare l’orecchio a 360°.

Giusto per impadronirvi del trip sonoro che assaggerete tra non molto, si consigliano il beat astrale di Deceivers, le stelle loner di Before You Get Sucked, la spennata ventosa Lifted e l’amaro notturno di Every Vampire, poi con l’automatismo frenetico della scoperta farete tutto il resto e farete tutto da voi. Un cielo aperto formato CD!

Max Sannella