LOVE & MERCY
“The life, love and genius of Brian Wilson”
(Regia di Bill Pohland, 2014)

Non è mai troppo tardi per conoscere le opere notevoli di qualsiasi tipo, goderne pienamente e scriverne: alla bella distanza di 5 anni dalla sua uscita siamo riusciti a visionare il biopic Love & Mercy – The Life, Love And Genius Of Brian Wilson, il film sulle sue vicende artistiche ed esistenziali (con i Beach Boys negli anni ’60 e sui suoi noti problemi psichici da adulto, a cavallo tra i ’70 e gli ’80) del 2014 diretto da Bill Pohlad (prodotto da Lionsgate, Roadside Attractions e dal regista), proiettato negli Stati Uniti nel 2015, distribuito e proiettato in Italia nel 2016 con il brutto titolo Tutto Per La Musica.

La ghiotta colonna sonora, Music From Love & Mercy curata da Atticus Ross, è uscita nel 2015. Sulla locandina della pellicola uno stralcio del Washington Post recita: “Straordinario, visionario, brillantezza nella brillantezza. Paul Dano e John Cusack sono mesmerici in una innovativa doppia interpretazione come Brian Wilson”. Come non condividere con grande entusiasmo, dopo aver visionato il biopic, queste parole sulle due performance dei suddetti attori? Dano sprigiona carisma e passione nel rivisitare il Brian Wilson dei ’60 (delle due, per la cronaca, l’interpretazione preferita dall’artista), Cusack è cupo e deprimente, e in un primo momento non convince appieno, quasi un alieno rispetto al contesto. Ma alla fine i due attori si integrano alla perfezione, il regista Bill Pohlad riesce a saldare bene due fasi esistenziali apparentemente distanti tra loro. Ottima anche l’interpretazione di Paul Giamatti dell’ossessivo psichiatra Eugene Landy (il vero perno “negativo” su cui gira il film) e quella di Elizabeth Banks di Melinda Ledbetter, seconda amorevole e comprensiva moglie di Wilson, decisiva nella rinascita umana e psicologica del grande compositore.

Alla fine del film si rimane ancora stupiti (come tantissime, imprecisate altre volte in passato) e affascinati, quasi storditi, dalle monumentali creatività e qualità melodica della produzione musicale dell’artista americano, che in questa fase della sua vita non sta attraversando un momento facile: ritiratosi a vita privata dalle sue imminenti incombenze “live”, è ripiombato parzialmente in quei disturbi di personalità che hanno devastato la sua giovinezza, e che nel film sono narrati con potente respiro cinematografico, con un costante e indovinato salto temporale da un decennio ad un altro. Ora è davvero tempo – pensiamo – per questo “genio” settantasettenne di riposarsi, vivere di rendita e capitalizzare il suo incommensurabile curriculum, dopo aver dato tanto al patrimonio musicale del XX e del XXI secolo. Love & Mercy – The Life, Love And Genius Of Brian Wilson è un affresco sentito ed appassionato dell’arte immortale del musicista californiano, autore di capolavori (pochissimo imparentati con il rock, molto con il pop e tantissimo con una nuova inclassificabile musica classica toccasana per l’anima) senza tempo soprattutto del XX secolo, non solo come Good Vibrations, God Only Knows, Pet Sounds e Smile ma di tantissimi altri.

Una pellicola da vedere assolutamente, fondamentale per i fans di Brian Wilson, anche se non è la prima volta che il grande schermo omaggia lui e i Beach Boys. Si legge generosamente – per chi ne avesse voglia – della produzione musicale del terzo millennio di Brian Wilson, da pagina 160 a 167 del mio libro “Distorsioni Sonore Del Terzo Millennio”, uscito ad aprile 2019 per Falvision Editore.

Pasquale Boffoli