THE BLACK KEYS
"Dropout Boogie"
(Easy Eye Sound / Nonesuch, 2022)

Sono lontani i fasti di El Camino e Brothers, album intrisi di blues sporco e nei quali i Black Keys erano riusciti a trovare una “chiave” appunto, per insaporire di novità le radici del genere. Dopo il flop di Let’s Rock del 2019 e il successivo album di cover della tradizione hill country blues, il duo statunitense esce con un nuovo disco intitolato Dropout Boogie.

I brani portano la firma di Auerbach e Carney ma sono stati arrangiati in studio come una band, con il contributo di Greg Cartwright, che ha co-firmato alcuni pezzi, la cantante bluegrass-americana Sienna Farrell e Billy Gibbons degli ZZ Top. Nelle 10 tracce del disco ritorna il blues del Delta, le atmosfere gospel e il rock low-fi degli esordi si arricchisce di dinamiche soul.

L’apertura è volutamente lasciata alla radiofonica (termine desueto) acchiappa-fan Wild Child. Prosegue con It Ain’t Over un cantato soul su ritmiche shuffle. Segue il blues in finger-picking di For The Love Of Money. La successiva Your Team Is Looking Good è un classico rock blues a la ZZ Top. Good Love è un perfetto brano in stile Clapton che si fa notare per l’hammond in sottofondo. Burn The Damn Thing Down è un rock and roll suonato con accordature aperte e un cantato molto beatlesiano.

In definitiva un album senza infamia e senza lode per una band che probabilmente sta scontando la difficoltà di tenere viva l’ispirazione, cercando di rimanere sui binari musicali della strada percorsa fino ad oggi.

Nino Colaianni