BRENDAN BENSON
"Low Key"
(Schnitzel Records, 2022)

Ci sono artisti che imparano la lezione dei grandi del passato, la fanno propria e la metabolizzano dando poi vita a creature del tutto nuove e personali. È questo il caso di Brendan Benson che sembra essere cresciuto a pane e Paul McCartney ma che ha da sempre attualizzato il suo sound e il suo songwriting, con sapienza e modernità. Il cantautore statunitense, che è anche membro della band The Raconteurs con Jack White, nella quale è coautore di musica e testi, ha da poco pubblicato il suo sesto album. Low Key il titolo che comprende 8 tracce uscite il 2 dicembre 2022 per Schnitzel Records.

Un lavoro dalla produzione raffinata e dagli arrangiamenti ricercati, carico di strumenti, arricchito da fiati, violini e percussioni, un disco fatto da un musicista che sa come sfruttare al meglio il lavoro in studio. Le canzoni sono tutte ispirate. Ben fatta anche la cover di Right Down The Line del cantautore scozzese Gerry Rafferty, quello di Baker Street, il brano col fraseggio di sax più famoso di sempre. Ain’t No Good è il brano di apertura, nonché il singolo che anticipava l’uscita, dal riff accattivante e ruffiano ma colpevolmente rovinato dal suono della batteria: quel suono di rullante è a dir poco fastidioso.

La seguente I Missed The Plane è una ballata chitarra e pianoforte, tipico marchio di fabbrica di Benson. People Grow Apart sembra una bubblegum song cantata da un Lou Reed in vacanza in California. Con Whole Lotta Nothing Benson percorre territori soul tra armonie gospel e licks di fiati. La conclusiva Something A Little Like Home è il brano più sofisticato dell’album, nel quale gli echi degli Wings di Paul McCartney risuonano prepotenti. Un disco rock, nel senso classico del termine, senza sterili distinzioni di sottogeneri, molto radiofonico, quindi vintage, di certo non rivoluzionario ma sicuramente attuale.

Nino Colaianni

 

Brendan Benson Official

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