Non un disco, questo dei Money, ma dolce veleno che scivola giù in gola, strappa il cuore e va a cullarsi nelle viscere aspettando – subdolo – che l’orecchio cada nel suo stupendo acquitrino malinconico. Attenzione, niente svenamenti, come si potrebbe pensare dal titolo, ma una matassa di armonie agre e solitarie, che gli inglesi