MOORDER
"Moorder II"
(Lizard, 2014)

MoorderSiamo onesti: la musica moderna è piatta, ripetitiva e suona sempre allo stesso modo. Non è questo il caso dei Moorder, fortunatamente! Questo disco non inventa nulla. Eppure regala, a piene mani, un pezzo mostruosamente imponente di un immaginario musicale perdutosi un po’ nei meandri del tempo. Così, la traccia di apertura del lavoro, Jesus Zombies Crew, lascia già da se percepire una suggestione funkeggiante in uno stile poliziesco anni ’70. L’ensemble di Moorder II, perfetta continuazione dell’omonimo capitolo primo, attacca duro, appunto, già dalle prime note: ne viene fuori un album che non ha paura di scomodare, nella testa di chi ne fruisce, nomi importanti. Echi dei mitici Napoli Centrale, dell’immenso Frank Zappa o del maestro Franco Micalizzi si traducono in un bouquet ondeggiante che fonde la chitarra acida e straniante di Alessandro Lamborghini con le trame ordite dal trombone di Simone Pederzoli, dalla tuba di Alberto Danielli, dal basso di Luca Cotti e dalla batteria di Daniel Csaba Dencs. Prende vita, alla fine, un caleidoscopio psichedelico che spazia dal funk al jazz. Con la capacità, in aggiunta, di smussare anche le spigolosità di improvvise variazioni ruvidamente rock. Registrato al Teatro Troisi di Nonantola da Michele Zanni, questo lavoro complesso e dal carattere eclettico e carismatico, rende orgoglio al sottobosco musicale nostrano. Da applauso, infine, la collaborazione con Simone Cortesi per la parte grafica dell’album: una vera e propria grafic novel che rende questo disco un’autentica chicca per chi, come noi, ama collezionare dischi che siano “tangibili” oltre il touch di uno schermo.

Egon Viqve