GOOD THROB
"Fuck Off"
(SuperFi / Sabermetric / White Denim, 2014)

Good ThrobSul sito ufficiale della White Denim si legge testualmente: “In 2014, the best punk scene in the world is in London, England, and the best band out of that scene is Good Throb”. Lascio a voi le dovute analisi del caso limitandomi semplicemente a sottoscrivere che di certo, quello in questione, è stato uno degli album punk (e dintorni) più interessanti e travolgenti dell’annata appena trascorsa.

I Good Throb si presentano quale classico quartetto (voce, chitarra, basso e batteria) con tre femminucce al fronte ed un maschietto nascosto dietro alla batteria che rispondono ai nomi d’arte di KY Ellie (Voce), BB Thing (Chitarra), Ash Tray (Basso) e L-Hard (Batteria). Fuck Off vede la luce nell’aprile dello scorso anno, a renderlo attesissimo, due 7”EP, usciti nel 2012 e nel 2013, davvero deliziosi che hanno messo immediatamente a nudo le notevoli doti della band. Contiene 11 brani inediti per una mezz’oretta scarsa di suoni abrasivi e deraglianti che lasciano decisamente il segno. Punk, dicevo, contaminato di tutto un po’: no wave, hardcore, riot grrrls, pop moderno virato dark e, non poteva mancare, weird-punk. Una chitarra tagliente, una batteria scarna ed essenziale, un basso pulsante ed una voce rabbiosa ad urlare testi espliciti di assoluta denuncia sono il comune denominatore di un viaggio sonoro che prende inizio con la trascinante e danzereccia Acid House, attraversa sentieri impervi e dissonanti con No Taste e Jealousy, che a tratti richiamano alla memoria una schizofrenia tipicamente Contortions, e la lancinante Central Line in cui collidono Teenage Jesus And The Jerks, Raincoats e Bikini Kill per poi adagiarsi su un pop-punk alla Undertones con Double White Denim in chiusura del primo lato. Il secondo riparte con un omaggio spudorato alle riot grrrls nella serrata You’re Shit, compie una virata vertiginosa verso coordinate Pop Group / Birthday Party in Crab Walk e si raddolcisce nella ballata Pale Grey Suits, dalle rimembranze Interpol, rendendo più efficace la stangata finale: Dog Food Dick.

Insomma Fuck Off non da tregua, con la sua anima turbata e la sua irruenza dall’incedere scomposto, travolge dall’inizio alla fine. Difficile imbattersi in qualcosa di pari livello tra le produzioni targate 2014. Acquisto obbligato quindi ma affrettatevi, la prima tiratura conta soltanto 572 copie, ovviamente in vinile.

Salvatore Lobosco