THE FINGERS
"Pass Me The Salt, Will You?"
(Kitchen Leg, 2015)

FingersIl sound della band Berlinese (che in realtà è formata da elementi provenienti da vari paesi) è spumeggiante. Ascoltarli è come bere un bicchiere di champagne in cui l’amaro ed il frizzante si alternano e si fondono. Così oltre alle chitarre dure e sferzanti tipiche della no wave e del punk-rock ascoltiamo anche melodie fantasiose e armonie dissonanti. Il quartetto, Angela, Davide, Duncan e Phil, dà vita in questo modo ad un racconto breve ma intenso e non a caso la voce femminile riecheggia quella della bassista dei Sonic-Youth. Aldilà delle sinestesie e dei paragoni altisonanti la band colpisce per la sua dinamicità e l’esuberanza che mostra nelle ritmiche. Altra band di spessore edita dalla kichen Leg Records, che pare voglia supportare nuovi talenti dando loro Berlino come trampolino di lancio, che a ben vedere dalla metà degli anni ’80 in poi si è affermata come centro di attività e diffusione musicale grazie all’impegno ed al lavoro di autori come Lou Reed, David Bowie, Iggy Pop, e all’emergere di un nuovo sound costruito sulla società della massima produzione come l’Industrial degli Einsturzende Neubauten. Tutto questo per dire che la capitale tedesca continua a fagocitare suoni, idee, uomini, produzioni e speranze, cercando al tempo stesso di creare un nuovo centro, chiamiamolo terzo polo, nel cuore della vecchia Europa, che tra atmosfere dark e spirito punk, cerca di imporsi come alternativa nel duopolio novecentesco Inghilterra–America, vere patrie della musica rock e di tutto ciò che ne è seguito fino ad oggi. Se ciò sia reale lo testimoniano etichette come la Kichen e gruppi come i The Fingers, che lasciano la loro impronta nella mente di chi li ascolta. Il gusto delle loro canzoni è vaporoso e leggero, vivace ed esaltante. Ovvio che l’industria musicale in Germania sia ancora ad uno stadio larvale se paragonata a quella britannico-statunitense, ma vi sono tutti i germi per una feconda esplosione creativa che potrebbe accompagnare le giovani generazioni, fatta eccezione per alcuni casi come quello appena citato degli Einsturzende già conosciutissimi. Primo album del gruppo che si compone di otto canzoni e quattro bonus track reperibili solo tramite download. I testi dei brani sono ironici e mordaci e questo si evidenzia già dal titolo del disco Pass Me The Salt, Will You?, come a dire che senza sale la vita non ha sapore.

Domenico Romano