SEVERED HEADS
"Clifford Darling, Please Don't Live In The Past"
(Ink, 1985 – Dark Entries, 2015)

Severed HeadsEssendo nato nel 1985 e precisamente a settembre, qualche mese fa ho compiuto 30 anni. Faccio parte di quella generazione che ricorda la vita come una roba semplice e che non ricorda quando, la vita, è diventata un gran casino. Rappresento un piccolissimo pezzo di un puzzle che ha visto nascere cose straordinarie: computer, internet, e-mail, sms, Facebook. Quando nel 2071 sarò molto vecchio e il mondo sarà molto più veloce di me, ne avrò di cose da raccontare.

Intanto, oggi siamo nel 2016 e sono un giovane freak curioso: ho ancora voglia di ascoltare delle belle storie e Tom Ellard, il boss dei Severed Heads, ha qualcosa da dirmi. Mi parla di come ha sognato il futuro dal 1979 al 1983. Ascolto il suo mondo fatto di linee melodiche “really strong” che, se dovessi paragonarle ad un qualcosa di più tangibile, direi che hanno prodotto dentro di me la stessa sensazione di quelle caramelle iper-gelide alla menta dei Pirenei: ghiaccio. Criogenica industrial/post-punk in 4/4 fatta di elettronica fai-da-te e tape loops.

Tornando al 1985, in quegli anni, il progresso era ben altro ed il futuro che Tom guardava dal binocolo era oggi. Dark Entries ha ben deciso di ristampare Clifford Darling, Please Don’t Live In The Past, una retrospettiva di lavori – live e studio bits – dalla Mr And Mrs No Smoking Sign (primo aka del gruppo) alle ultime tracce della band composta da 4 elementi. Il senso di questo disco è in una frase che viene ripetuta continuamente durante la prima parte del c-side: “it’s saturday night”. Era sabato sera nel 1982 quando Tom ha registrato questo bit nel suo studio e tra qualche giorno sarà sabato sera. I ricordi diventano attimi dilatati e proiettati come loop nel tempo presente.

“It’s a trip, as the kid say” (Tom Ellard, 2013)

Pietro Rianna