ISTIGKEIT
"In The Pale Light Of Morning" / "Leather & Feather"
(Blackwater, 2016)

Ammetto di essere affezionato ai lavori della Blackwater, tanto che la loro mancanza, sulle nostre pagine, iniziava a farsi sentire. Per l’occasione, ho deciso di raddoppiare la proposta, presentandovi due uscite firmate Istigkeit, interessante figura d’oltralpe, di base a Lione. Rilasciato la scorsa primavera, In The Pale Light Of Morning si presenta come un’interessante opera a metà tra techno e dark ambient. Sintesi perfetta dell’intera produzione, l’iniziale His Own Vision Of Eternity, vero e proprio intro da oltre tre minuti, generatrice di un ambient suggestivo ed avvolgente. Ad esso, si aggiungono la sensibilità di A Naive Realist Theory e la profonda contemplazione di They Deserted The Cause. Chiude il remix di They Deserted The Cause, firmato Subion. Il duo ne raddoppia il minutaggio, oltre undici minuti, ed esporta tale contemplazione verso luoghi ben più leggibili.

Leather & Feather, invece, risale a questo autunno e trae ispirazione da “Howl”, poema cult di Allen Ginsberg. Alle componenti del primo EP si aggiungono chiavi di lettura minimal e industrial, per un suono decisamente più corposo. Il side A si apre con la dark techno di Cement And Aluminium, seguita dagli artifizi industrial di Broken Glass. Chiude, la prima parte, il ragionato minimalismo di Dried Flowers. Nel side B, si parte con il richiamo alle tenebre dell’interessante Gratiae III. Tenebre che avvolgono anche il misticismo compulsivo della bella Rituals From Another Age. Come per In The Pale Light Of Morning, anche in Leather & Feather è presente un remix. Si tratta di una rivisitazione di Cement And Aluminium, ad opera del bravo Fabrizio Lapiana.

Due dischi di ottima fattura, che vanno ad arricchire un catalogo già pieno di produzioni tutte da scoprire e da ascoltare. Consigliati!

Gerry D’Amato