VELVET UNDERGROUND
La banana che sconvolse il mondo

Velvet Underground 2Scoperti dal provocatorio artista della Pop Art Andy Warhol, folgorato da una loro esibizione del 1966 al Cafè Bizarre di New York, i Velvet Underground rivoluzionarono il concetto di musica, realizzando uno dei dischi più influenti di tutti i tempi.

La storia

Quando si parla di “banane” nel rock, l’immaginario ci trasporta subito all’immortale copertina del primo album dei Velvet Underground, Velvet Underground & Nico, pubblicato dalla Verve il 12 marzo del 1967. L’album, all’epoca, sconvolse e turbò l’opinione pubblica americana, attraverso l’immagine esplicitamente “fallica” creata sulla copertina dall’artista Pop Andy Warhol, una banana gialla che, se sbucciata come adesivo, scopriva al suo interno il mitico frutto di un colore rosa acceso. Una provocazione “fallica”, geniale, quanto, per l’epoca, anticommerciale, che provocò non pochi problemi alla band. Le canzoni, innovative dal punto di vista compositivo e tematico, raccontavano di droga, teppisti, drag queen, prostitute, amore omosessuale, morte, sadomasochismo, visioni e angosce. Era l’iperrealismo visionario del grande cantore Lou Reed, leader del gruppo, ispiratissimo cantautore e vero poeta della strada (venuto purtroppo a mancare il 3 novembre dello scorso anno), accompagnato dalla voce gelida della splendida vocalist tedesca Nico, dalla batteria rudimentale di Maureen Tucker, dalla chitarra distorta e acida di Sterling Morrison e dalla viola ultrasonica del gallese John Cale. Il grande merito della band, sulla quale sono stati riversati fiumi d’inchiostro, dalle iniziali critiche, alla devozione, fino al culto, è stato senza dubbio la notevole capacità di colmare la distanza fra la cultura popolare e le avanguardie artistico/figurative, in una New York, quella di fine anni ’60, ricca di mutamenti socio-culturali, sicuramente ricettiva all’evolversi delle nuove proposte musicali. Tutte le canzoni dell’album vivono di un romanticismo iperrealista di grande emotività, e ci trasportano, come per magia, in un mondo sotterraneo che si rivela in tutto il suo arcano splendore, dall’immaginifica Sunday Morning, all’ipnotica e perversa Venus In Furs, dalla sconvolgente Heroin alla provocatoria Waiting For My Man, dalla profetica All Tomorrow Parties all’oscura European Song, dalla violenta Run Run Run all’ipnotica Femme Fatale fino all’introspettiva I’ll Be Your Mirror e alle devianze sperimentali di The Black Angel’s Death Song. Ogni membro della band sembra suonare il proprio strumento come in un sabba metropolitano profetico e poetico, dalle percussioni minimali e profonde della Tucker alla chitarra stridula e tagliente di Morrison fino alla viola ispirata e sperimentale di Cale, accompagnate dalla splendida voce morfinica di Reed e da quella dolcemente fredda di Nico. Tulle le song pulsano di un fascino unico perché ci parlano di vita vera, di persone e luoghi proibiti, ci aprono scenari nascosti nel profondo del nostro inconscio, ci raccontano storie uniche, osano e superano il confine del possibile, un “velluto sotterraneo” che ci trasporta nei nostri desideri proibiti. L’incrocio tra musica e arte fu proposto al pubblico attraverso l’invenzione del primo spettacolo multimendiale della storia, l'”Exploding Plastic Inevitabile Show”, creato appositamente da Andy Warhol; fusione caleidoscopica di luci, immagini, danze e volume. Vedere e sentire i Velvet Underground all’epoca, per molti, fu scioccante, quasi sempre vestiti di nero, con grandi occhiali scuri, a volte perfino con le spalle rivolte al pubblico, tutto ciò creò un alone di mistero e culto già dalle prime esibizioni live. L’immagine del retrocopertina del disco vede proprio la band in azione in uno di questi live-act. Il disco e la band hanno, con il passare del tempo, influenzato, nell’estetica e nel suono, centinaia di band, dal Punk alla New Wave fino al Noise, diventando presto simbolo di un’epoca e di uno stile di vita. Una band immortale per un suono immortale.

La rarità in vinile

Velvet Underground 3Il disco è diventato un vero feticcio per i collezionisti alla ricerca estenuante di una copia originale, proprio quella con la famosa banana, un adesivo sbucciabile che al suo interno conteneva una banana di colore rosa, un riferimento esplicitamente sessuale. Sulla copertina del disco, oltre alla firma in basso a destra “Andy Warhol” compariva la scritta “Peel slowly and see” (sbuccia lentamente e guarda). A causa della scritta provocatoria, la maggior parte dei possessori dell’album all’epoca, “sbucciarono” l’adesivo, di conseguenza trovarne una copia con la banana intatta risulta davvero complicato. Oltre a questo episodio, il disco ebbe anche una cattiva distribuzione, perché bandito dalle radio, a causa del contenuto esplicito di canzoni quali Heroin e I’m Waiting For My Man, brani che parlavano in maniera esplicita di droga. Ad aggiungersi ai problemi già esistenti ci fu anche un’azione legale nei confronti della Verve. Infatti sul retro di copertina, compariva una foto del gruppo dal vivo con una proiezione sullo sfondo di un’immagine rovesciata del volto e della braccia di Eric Emerson, all’epoca attore dei corti di Andy Warhol. Quest’ultimo denunciò l’etichetta per non avergli chiesto l’autorizzazione per la diffusione della foto, credendo in un compenso in denaro, mentre l’etichetta fece ritirare le copie in commercio, “censurando” prima con un adesivo nero la parte compromettente e, nelle ristampe, correggendo l’immagine con un lavoro grafico. Ecco quindi che trovare una copia originale americana, etichetta Verve, copertina apribile con foto e testi, con la banana intatta non sbucciata (è facile reperirne copie con la banana rotta e con parti mancanti) e con la foto non censurata o non ritoccata, è davvero difficile. La stampa con queste caratteristiche prende il nome di “Torso Cover”. Ne esistono due versioni, una mono e una stereo, quella mono è stampata in meno copie ed è più rara. Il valore del disco in condizioni eccellenti, ossia in buono stato di conservazione (in gergo collezionistico excellent) si aggira sui € 1.300,00 nella versione stereo e € 1.600,00 nella versione mono. Se in perfetto stato di conservazione, può raggiungere anche i € 3.000,00. Esistono infine due versioni: con la label bianca (per il mercato promozionale) e una con la label gialla (per i DJ) rarissime.

Libri consigliati

  1. Titolo: I Velvet Underground e la New York di Andy Warhol, Autore: Victor Bockris/Gerard Malanga, Editore: Giunti, Collana: Bizarre, Anno: 2005.

Marco Pantaleone