FAMILY: L’ELEGANZA E LA FOLLIA

Festival dell’Isola di Wight, agosto 1970. Ormai è notte quando sul palco si esibisce una band britannica proveniente da Leicester, attiva dal 1966. Sono i Family, e l’attenzione del pubblico è rivolta soprattutto sul cantante. Quest’ultimo, nei momenti più concitati di ogni canzone, magro, scuotendo i capelli lunghi ma radi e con una barbetta rossiccia, rimanendo dritto su se stesso allontana l’asta del microfono, per poi riporla verso di se in un movimento rapido e continuo, come un pupazzo impazzito. Quando poi il brano ha termine, sbatte la stessa asta sul palco, microfono compreso, ponendo di colpo termine al suo agitarsi frenetico. Lui è Roger Chapman, capace anche di suonare l’armonica o di percuotere violentemente un tamburello nei momenti più frenetici dello show. I componenti della band sono gli altri due membri fondatori, Charlie Whitney in maglietta gialla alla chitarra elettrica a doppio manico, e il batterista Rob Townsend, che la cinepresa inquadra anche da dietro. Con loro troviamo anche Poli Palmer e Ric Grech. Il primo si divide tra vibrafono e flauto traverso, strumento che suona utilizzando un vistoso cavo ritorto innestato sull’imboccatura, portando sulla testa un berretto gigante. Ric si alterna invece tra basso e violino. L’anno prima aveva fatto parte dei Blind Faith, supergruppo che vedeva tra le proprie fila anche gli ex Cream Eric Clapton alla chitarra e Ginger Baker alla batteria, oltre a Steve Winwood, cantante ed organista dei Traffic. Ric Grech era diventato a sua volta un componente della band di Winwood durante quello stesso 1970 per il tour organizzato a seguito del celebre John Barleycorn Must Die.

I Family quell’anno avevano pubblicato due album: A Song For Me e soprattutto Anyway, lavoro dal buon riscontro commerciale registrato per metà dal vivo. In realtà le intenzioni iniziali erano quelle di pubblicare un doppio album interamente live, inciso presso la Fairfield Halls di Croydon, a sud di Londra. Si trattava di una sala da concerto utilizzata spesso dai musicisti del tempo, Free compresi, per via della sua ottima acustica. Alla fine si optò invece per un LP singolo, con i brani dal vivo sul lato A e quelli in studio sulla facciata B. L’album iniziava con Good News-Bad News, mentre su Holding The Compass la chitarra di Whitney sembrava ricordare White Summer dei Led Zeppelin. Seguiva Strange Band, che era l’estratto di maggior successo. La title track Anyway apriva invece il lato B, registrato presso gli Olympic Studios, così come anche le bonus tracks allegate all’edizione rimasterizzata del 1998. Si trattava dei lati A e B del singolo uscito poco prima, sempre nel 1970, i cui titoli erano Today e Songs For Lots, cui si aggiungeva una versione più corta della stessa Today realizzata per i DJ che dovevano trasmetterla alla radio. La line-up del disco era la stessa del precedente A Song For Me, con Chapman, Whitney e Townsend più John Weider al basso, poi sostituito da John Wetton. A rimpiazzare quest’ultimo subentrerà Jim Cregan. Autori di quasi tutti i brani sono Chapman e Whitney. All’Isola di Wight Roger Chapman si era esibito indossando una maglietta azzurra recante proprio la scritta “Anyway”. La copertina di quell’album riportava il disegno di Leonardo Da Vinci intitolato “Mortai con proiettili esplosivi”, concesso dalla Biblioteca Ambrosiana di Milano. Le sfere in volo erano ritratte anche sul retro dell’LP, ma la resa sulla ristampa in CD non sarebbe stata la medesima. La hit da classifica Strange Band venne trasmessa dalla TV inglese con un filmato a colori nell’estate del 1970, che riprendeva la band mentre eseguiva il brano dal vivo.

I due dischi precedenti erano Music In A Doll’s House del 1968 e Family Entertainment dell’anno successivo. Come evocato dal titolo, il disco d’esordio mostrava in copertina una casa di bambole. Era stato prodotto da Dave Mason dei Traffic, e proprio quel titolo aveva costretto i Beatles, che avevano in mente un nome simile per il loro prossimo album, a cambiarlo in quello dalla copertina bianca noto appunto come The White Album. Sul disco, oltre a Chapman, Whitney, Townsend e Grech, troviamo anche il sassofonista Jim King e lo stesso Dave Mason in veste di ospite alle tastiere. Gli studi di registrazione sono sempre gli Olympic di Londra, mentre l’ingegnere del suono è Eddie Kramer, noto per i suoi lavori con Jimi Hendrix, Traffic e Led Zeppelin. Alla fine dell’album si può ascoltare per 15 secondi una versione di God Save The Queen resa in maniera volutamente ironica e farsesca. Il successivo Family Entertainment si apriva con la nota The Weaver’s Answer e schierava la medesima formazione Chapman, Whitney, Townsend e King, questa volta senza ospiti. Dopo Anyway, il successivo Fearless del 1971, come accennato, vide la partecipazione di John Wetton, futuro componente dei King Crimson, impegnato a basso, chitarra elettrica e seconda voce. Il brano più avvincente dell’album era proprio quello di apertura, Between Blue And Me. Oltre Wetton, Chapman e Whitney troviamo qui ancora Poli Palmer a flauto, vibrafono e piano, oltre ad una sezione fiati. Anche in questo caso le registrazioni vengono effettuate presso gli studi Olympic di Londra. John Wetton passerà tra le fila dei King Crimson a partire dalla seconda metà dell’anno successivo.

La band ottiene molto successo in Germania e nei paesi scandinavi, oltre che in patria, ma non riuscirà a sfondare in America. Gli ultimi dischi dei Family furono Bandstand del 1972 e It’s Only A Movie del 1973. Anche se Roger Chapman e Charlie Whitney sarebbero rimasti insieme con gli Streetwalkers, pubblicando tre dischi tra il 1974 e il 1976. Il genere proposto dai Family era ricco di varie contaminazioni, dalla psichedelia al nascente progressive rock, passando attraverso blues, jazz e atmosfere etniche. Peter Gabriel indicò nella voce roca di Roger Chapman una delle sue fonti di ispirazione. Il 1970 li aveva visti partecipare anche al noto programma della Granada TV intitolato “Doing Their Thing”, che quello stesso anno aveva ospitato i Free e i Deep Purple. Era il 25 settembre, e nell’occasione I Family eseguirono Good News-Bad News, Drowned In Wine, Processions, No Mule’s Fool, Strange Band ed Holding The Compass. Un altro documento televisivo a colori del 1970 riguarda la presentazione di Drowned In Wine con Poli Palmer al flauto e Ric Grech impegnato anche in un assolo al violino. Una delle canzoni che portarono sia sul palco dell’Isola di Wight che al “Beat Club” fu The Weaver’s Answer, che alternava ad una strofa tranquilla un refrain più frenetico, con la consueta conclusione di Chapman in stato di trance mentre tirava l’asta del microfono avanti e indietro. Nei momenti più quieti Charlie Whitney sapeva lasciarsi apprezzare in eleganti arpeggi alla chitarra, accompagnato dal violino di Ric Grech.

Al programma televisivo “Beat Club” di Brema tornarono nel 1971 per presentare la spensierata Holding The Compass, inclusa in Anyway. In questa occasione si esibirono tutti seduti, con Chapman in camicia sul torso nudo, Charlie Whitney alla chitarra acustica, Poli Palmer al tamburello e John Wetton impegnato ad una doppio manico, con basso sopra e chitarra elettrica sotto. Alla fine dello stesso anno vengono filmati per “Rock En Stock” mentre suonano dal vivo agli Olympic Studios: dopo l’annuncio in francese della presentatrice, vediamo una telecamera aggirarsi intorno alla band, riprendendo in bianco e nero le esecuzioni delle dinamiche A Song For Me e In My Own Town. La più quieta Children vede Wetton e Whitney seduti alle chitarre acustiche, con il primo impegnato anche ad un bel controcanto. Sono comprese inoltre una brillante jam improvvisata, con Roger che canta seduto, e un’intervista allo stesso vocalist in piedi accanto al mixer insieme al giornalista che gli rivolge le domande. Il tutto viene tradotto in francese. Roger Chapman canta con la consueta verve indossando un maglioncino a righe, John Wetton suona in piedi il basso sul consueto strumento a doppio manico, mentre Poli Palmer si alterna tra vibrafono e tastiere, nel primo caso utilizzando le bacchette con entrambe le mani e tenendone un’altra tra i denti. Charlie Whitney si agita con la doppio manico a tracolla e una camicia a quadri, per poi passare ad una leap steel guitar poggiata sulle gambe, utilizzando il bottleneck. Viene inquadrato anche Rob Townsend alla batteria. Il programma verrà mandato in onda il 15 gennaio 1972.

Un altro documento a colori di ottima qualità riprende la band impegnata ancora in studio durante l’esecuzione di Spanish Tide e Between Blue And Me il 2 novembre 1971. Si tratta ancora della medesima formazione, compreso John Wetton alla doppio manico e ai cori. Il primo bellissimo brano viene ripetuto più volte, con Chapman in camicia a righe rosse e blu, mentre al futuro cantante e bassista dei King Crimson viene riservata anche una sezione alla voce solista. Entrambi i pezzi vedono sia lui che Whitney agli strumenti a doppio manico ripresi in primo piano, mentre Roger è fenomenale nell’interpretazione intensa di Between Blue And Me. Questo fantastico pezzo viene ripreso dalle telecamere anche nel novembre del 1971 insieme a Spanish Tide per Live On The Test. Altro bel documento a colori è la presentazione del vivace singolo In My Own Time al programma televisivo “Hits A GoGo” dell’8 ottobre 1971, ancora dal vivo e con la medesima line-up. Risalgono invece alla fine del 1967 le riprese che immortalano i Family degli esordi esibirsi al noto Speackeasy di Londra in How Many More Years con Rich Greg al basso e il sassofonista Jim King, entrambi non più tra noi. Nell’occasione Roger Chapman appare ancora sbarbato, ma già euforico e con la sua inconfondibile voce ruvida e straziata.

Dopo la partecipazione al festival dell’Isola di Wight la reputazione dei Family venne consolidata da due album dal vivo: Family In Concert del 1971 e BBC Radio 1 del 1973. A questi vanno aggiunti quelli pubblicati dopo lo scioglimento, vale a dire Peel Session del 1992, BBC Radio Show 1973 del 2002, le registrazioni alla BBC del periodo 1971-1973 date alle stampe nel 2004, e infine Performance del 2011. Per completezza possiamo citare anche le raccolte Old Songs New Songs del 1971, From Past Archives di dieci anni dopo e Anthology del 2000. È del 28 giugno 1970 la loro esibizione all’olandese Kralingen Music Festival documentata dal film “Stamping Ground”, che li vede eseguire ancora The Weaver’s Answer, in piena atmosfera hippy. Nella stessa pellicola compaiono anche i Pink Floyd impegnati nel finale di A Saucerful Of Secrets. Dopo l’esperienza con i Family e gli Streetwalkers il cantante Roger Chapman, unanimemente considerato un precursore del progressive, ha proseguito con una sua carriera da solista e relativa discografia, protrattasi senza pause dal 1979 al 1998. Un filmato del 18 gennaio 2018 lo mostra eseguire l’immortale The Weaver’s Answer a Newcastle, con una band denominata Roger Chapman And Family: pur ingrassato e calvo si dimostra ancora in grado di emozionare con la sua inconfondibile voce che ha il sapore di storia del rock.

Giuseppe Scaravilli

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