Tag: Luciano De Crescenzo

L’INVERNO DELLA CIVETTA
"S/T"
(Dreamingorilla / Taxi Driver, 2014)

La scena musicale genovese e ligure fin dagli anni ’60-’70 ha rappresentato un calderone pervaso da fulgidi e “immortali” lampi di creatività; artisti “unici” come “Faber” De Andrè e Luigi Tenco, nonchè Ivano Fossati, Bruno Lauzi, i Matia Bazar ed il fervente, fertile ed illuminato movimento progressive rock con sul proscenio gruppi come New Trolls, Delirium,

SUNNEVA
"We Are Trees"
(Autoprodotto, 2013)

“Chist’è ‘o paese d’ ‘o sole, chist’è ‘o paese d’ ‘o mare” recita parte del testo della celebre canzone O Paese D’ ‘O Sole dedicata alla città di Napoli, scritto nel remoto 1925 dal poeta scrittore Libero Bovio. Ebbene, questo ensemble di musicisti partenopei capitanati dal deus ex machina, vocalist, polistrumentista, autore di musica e testi di

FEDOR KAHLIL KRAMER
"The Wake Of Urizen"
(Electric Goat, 2014)

Stuzzicante esordio discografico da parte di questo misterioso poeta-musicista, polistrumentista italiano spesso itinerante tra Inghilterra e Germania, che si cela dietro lo pseudonimo Fedor Kahlil Kramer. Accattivante il package dell’album nell’edizione CD, stile Mini LP sul quale si staglia oscura, fascinosa ed esoterica, l’immagine di un dipinto su tela, (il ritratto di Urizen), opera frutto della

EX KGB
"False Hope Corporation"
(Ma.Ra.Cash / Prosdocimi, 2013)

Il variopinto package cartonato costellato di figure fumettistiche satiriche, surreali, irriverenti, macabre e giocosamente inquietanti, opera creativa, ispirata e dall’impatto visivo dirompente del disegnatore Hurricane Ivan funge da trampolino di lancio ideale per catapultarmi nel “mondo Ex KGB”. La triade di “ex spie” patavine (Alberto Stocco: drums, percussions; Emanuele Cirani: chapman stick, bass, vocals; Mike

SYNDONE
"Odysséas"
(Fading, 2014)

Quinta release discografica per i torinesi Syndone, band dal nome volutamente pregno di misteriosa sacralità. Il loro progetto musicale prende corpo e forma nella “città della mole” (dove è appunto custodita la celebre reliquia religiosa denominata Sacra Sindone) nel lontano 1989 per iniziativa di Nik Comoglio, compositore – tastierista affiancato dal batterista Paolo Sburlati e dal

TANTRA
"Holocausto"
(EMI, 1978)

Il suggestivo nome, che richiama alla mente un culto sessuale dalle radici segrete e antichissime nato in India e Tibet, fu ripreso verso la fine degli anni ’70 da questo ensemble di musicisti portoghesi all’epoca autori di tre dischi: Misterios E Marahvilas (1977), Holocausto (1978) e Humanoid Flesh (1981). Riunitisi poi nel 2002, i nostri hanno prima inciso

THE DOORMEN
"Black Clouds"
(Audioglobe / The Orchard, 2013)

Terzo capitolo discografico per questa band ravennate, posteriormente all’EP di esordio e un album intitolati entrambi The Doormen datati rispettivamente 2009 e 2011. Vincenzo Baruzzi, Luca Malatesta, Nicola Monti e Marco Luongo ci danno in pasto con la produzione molto ben curata di Paolo Mauri (Afterhours, Luci Della Centrale Elettrica, Massimo Volume, etc.) un album con lyrics