Tag: Max Sannella

SLOWMOTHER
"Chemical Blues"
(Autoprodotto, 2016)

È un sapore sonico misto questo Chemical Blues dei milanesi Slowmother, una tosta mescolanza di garage/blues ibrido e pallori elettronici, un fulmicotone intrecciato che spiazza e che fornisce impressioni positive pronte a durare nel tempo. Chiazze seventies e fosforescenze ’80 in una pienezza estetica che grida tutto il proprio splendore bluastro e imbottisce gli orecchi di

L’ETIOPE
"I Nonni Sono Morti"
(Autoprodotto, 2016)

Ecco: loro passano per l’enigma dell’underground, ma molto probabilmente si sottovalutano definendosi una band retro-indie cantautorale, ascoltandoli bene covano altro sotto queste quattro tracce del loro EP ufficiale, I Nonni Sono Morti, un mondo satinato e notturno “clubbing” che cerca di superare sempre un confine che nessuno – fino ad ora – ha mai tracciato.

MOSCHE DI VELLUTO GRIGIO
"Old School"
(Indiebox, 2016)

Un indiavolato ruggito straborda da questo bel disco, Old School, un ingranaggio ibrido di irish, punk folk, kilt & Jameson, pogo invalidante e baccanale infinito di attitudini traditional, un disco che strappa l’anima, infiamma lo spirito e – se non sei forte – pure gli apparati riproduttivi per l’energia cinetica che sprigiona. È il nuovo

TIDES FROM NEBULA
“Safehaven”
(Long Branch, 2016)

I polacchi Tide From Nebula approdano al loro quarto disco, Safehaven, ed è immediatamente enfasi strumentale struggente, un vertice di pathos e suggestioni post rock che fanno volare il paragone a lontani – ma poi non troppo – God Is An Astronaut, Slowdive, una lista sonora in cui anche nebbie shoegazer macchiate di psichedelia accompagnano

THE BIDONS
"Clamarama"
(Area Pirata / VDSS / MiaCameretta, 2016)

Veloci, supersonici questi salernitani The Bidons, una furtiva schiaffeggiata del miglior garage rock detroitiano che possa girare sulle strade underground di casa nostra, e Clamarama è “il circuito” ideale dove la formazione sfoga tutto l’impeto guascone ed alcolico del proprio spirito arrembante. Ovvio che l’Iguana e certi Sonics, New York Dolls e MC5 sono presenti

BE A BEAR
"Push-E-Bah"
(La Sete Dischi, 2016)

Sembra uno di quei prodotti della stravagante Tafuzzy Push-E-Bah, il progetto solista del bolognese Filippo Zironi in arte Be A Bear, un sintetico sguardo allargato su tutto, istinti, prese d’occhio, elettronica e i pulsar di un’umanità vastissima. Architettato con un Iphone, il lavoro (dieci tracce) è una nebulosa di suoni, stati onirici e suoni liquidi

SULK
"No Illusions"
(Perfect Sound Forever, 2016)

Poi dicono che gli anni ’90 sono morti o perlomeno non danno più cenni di vita. Secondo il quintetto di Manchester, i Sulk, sono solo chiacchiere invidiose, uno sterile battibecco di nerdy parrucconi che rodono al solo sentire questi suoni che girano, rigirano e (tri)girano pieni di vita e watt. No Illusion è il secondo

P.O.M.A.
"Paranoid Room"
(Misto Mame / Toten Schwan, 2016)

Massimiliano Alfi e Paolo Oliva, in arte P.O.M.A. (alias di Performance Orale Mistica Astrale), odiano la luce, le stille e i bagliori del giorno, preferendo i clangori, le tensioni, i riverberi del buio, e questo Paranoid Room la dice lunga circa il loro domicilio estetico, il proprio delirio espressivo che in sette modi espleta la