Ben ritrovati con le nostre news mensili ed iniziamo parlando di casa Cherry Red Records, etichetta attivissima nell’ultimo periodo con importanti ristampe in formato multiplo; due cofanetti in triplo CD: “A Slight Disturbance In My Mind: The British Proto-Psychedelic Sounds Of 1966” e “Further Perspective & Distortions: An Encyclopedia Of British Experimental And Avant-Garde Music
Nel precedente articolo avevamo tracciato un breve profilo storico sulla travagliata interpretazione del termine “industrial”, nel corso dei suoi quasi 40 anni d’impiego. Questo excursus ha evidenziato come, in alcuni casi, se ne sia travisato il senso originario per leggerezza e pressappochismo, mentre in altri, al contrario, si è trattato di un’operazione di depistaggio non
Ipotizziamo che abbia diciotto anni e, incuriosito, digiti “industrial music” sul motore di ricerca di Google per capire di che cosa si tratti. Le prime voci ad uscirmi saranno Wikipedia e Scaruffi, che però non mi linkano direttamente nessun ascolto, dopodiché mi apparirà un articolo della rivista californiana OC Weekly, a firma Alex Distefano, intitolato
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