Categoria: Interviste

CRAMPO EIGHTEEN
"Mojo Bag"
(Autoprodotto, 2020)

Il “Mojo Bag” è un piccolo kit contenente gli accessori cari alla tradizione americana maledetta del voodoo (zampe di gallina, etc.) ed è su una falsariga musicale stoner tutta americana che si muove questo terzo sforzo di Crampo Eighteen, pur con un sotteso e soffuso mood psichedelico che non abbandona la maggior parte degli otto

STIC del collettivo INTERSEZIONI

In tempi di coronavirus, le nottate folli a scatenarci in pista tra laser e ghiaccio secco sembrano un lontano miraggio, e più di ogni altro genere musicale, l’elettronica – e in particolare la techno – richiama il bisogno di stare insieme, il piacere di abbandonarsi ad una trance collettiva per dimenticare i problemi, abbassando la

LVDWIG

Frastuoni ha avuto il privilegio di essere il primo magazine musicale a poter presentare l’ultimo EP di un personaggio molto noto nella club life milanese, almeno dal lontano 2008: si tratta del musicista e producer Ludwig – al secolo Luigi Pastore, classe 1983 di Saronno – conosciuto però nella scena underground locale col nickname DJ

LORENZO MASOTTO

Cresciuto nella natura della Val d’Illasi ed ora residente nella poetica Verona, Lorenzo Masotto è un pianista e compositore, annoverabile tra i migliori esponenti della musica post-classica ed elettronica. “Le etichette che hai citato sono corrette – dice -, descrivono l’idea di musica che amo scrivere. Probabilmente non troveranno un posto sui libri di storia,

STRES
(Avellino, 30 ottobre 2015)

Quando si parla di un artista come Alessandro Fiori, non tutte le cose umane seguono un naturale svolgimento. Accade, così, che nel bel mezzo della prima tournèe targata Stres, il nuovo progetto a cui si aggiungono Lorenzo Maffucci e Giulio Escalona (per la parte elettronica), si tenga, presso l’ormai rinomato Godot Art Bistrot di Avellino,

MAX FUSCHETTO

Salve Max, il tuo ultimo album Sùn Nà mi è piaciuto molto, come ho avuto modo di scrivere nella recensione di qualche mese fa per Frastuoni, credo sia davvero un lavoro innovativo ed al tempo stesso rispettoso della tradizione. Contiene almeno cinque grandi brani, e il resto non è da meno, penso renda davvero l’idea