METZENGERSTEIN
"Albero Specchio"
(Sonic Meditations, 2013 – HARSH, 2014)

MetzengersteinÈ curioso notare come le vere novità in campo musicale italiano si trovino o nel versante elettronico, più o meno sperimentale, o in quello psichedelico, apparentemente più legato a suoni di altri epoche. Appartenenti al secondo gruppo, i Metzengerstein hanno scelto una ragione sociale citazionista ma tutt’altro che agile, si muovono tessendo trame sonore classiche con piglio deciso e moderno, agli strumenti e fuori (crowdfunding compreso). Albero Specchio è un lavoro godibile, ricco di idee e suoni evocativi. Il richiamo alla scena tedesca anni ’70 è immediato, seppur si senta spesso anche la presenza di profumi orientali, che mitigano la marzialità delle composizioni.

Si inizia con Đ, poco meno di dodici minuti di tappeti sonori, canti lontani, accenni sinistri ed inserti d’altre terre lontane. Ɵ ha un’ispirazione più marziale, un pattern dominante e mille suoni ed effetti provenienti da epoche e luoghi lontani a riempire di atmosfera quasi nove minuti di profonda emozione, che sfociano in una coda di rilassamento e silenzio. ǂ rappresenta un deciso spostamento verso l’Oriente più mistico, sitar in primo piano, percussioni marziali ed andamento caracollante che si protrae fino alla fine. Il pezzo migliore dell’album. Si perdan tutte le speranze con צ, ambient music per brughiere notturne, angoscia e pericolo, freddo ed ignoto, un soffio gelido nelle orecchie. Bella sorpresa la chiusura, affidata a ש, una partitura da camera dai toni rassicuranti e curati, un mood ricco di speranza e riflessi di luce spiazzante che risulta quasi necessario al termine dell’ascolto.

Per le considerazioni finali faccio una premessa generale. Chiamiamolo come volete, il genere vive spesso di fiammate, di grandi intuizioni e suoni evocativi, ma che lascia spesso a desiderare sulla costruzione dei pezzi e del lavoro completo. Alberto Specchio lascia invece l’impressione di un lavoro organico, sensazione abbastanza rara e che merita quindi un applauso in più. Bravi Metzengerstein.

A breve ristampa in vinile su Harsh!

Luigi D’Acunto