ENSEMBLE VOLCANIC ASH – JANEL LEPPIN
“To March Is To Love”

JANEL AND ANTHONY “New Moon In The Evil Age”
(Cuneiform Records, 2024)

La straordinaria compositrice e violoncellista statunitense Janel Leppin ritorna con una doppia pubblicazione di due album usciti lo stesso giorno (28 giugno 2024) entrambi per la Cuneiform Records. Uno è il secondo capitolo del progetto di grande pregio da lei diretto, l’Ensemble Volcanic Ash, che segue l’omonimo precedente del 2022, opera orchestrale di rilievo. L’altro è, invece, un doppio album in duo con il compagno di vita e di musica Anthony Pirog, chitarrista alla ribalta internazionale attuale col progetto The Messthetics, insieme alla sezione ritmica dei Fugazi e, al momento, con il sassofonista James Brandon Lewis. Pirog è presente anche nel lavoro della Ensemble, in cui il violoncello della Leppin, sempre in primo piano, viene impiegato in diverse forme, come strumento solista che espone il tema (come nel breve waltz Sateatime), anche nel contrappunto improvvisato di un altro arco, il contrabbasso di Luke Stewart (Union Art), o di accompagnamento nelle partiture per i sassofoni. To March Is To Love, che dà il titolo all’album, è una suite divisa in due parti che procede verso una cadenza monumentale, come in una marcia, e poi esplode nel free, che continua altisonante nella successiva Guidance Received. Conclude il disco un solo in piano dissonante della stessa Leppin.

Il secondo doppio album, il duo con Anthony Pirog, è un’intensa interazione tra chitarre con effetti e lievi distorsioni del violoncello, a tratti modificato, e momenti di distensione acustica che ricordano il duo di alcuni anni fa tra Bill Frisell e Hank Roberts. Le armonie si allargano estendendo lentamente lo spazio del suono da dentro una verosimile sala da concerto verso un’immaginaria distesa rurale, come in un’evocazione nostalgica di mondi sottratti alla memoria e recuperati nell’archivio di una partitura ritrovata per caso ed eseguita. Gli arpeggi di chitarra si rifrangono come gocce di pioggia nelle atmosfere a cascata delle note lunghe del violoncello. Si intravedono così i bagliori della nuova luna nell’era del male. Il secondo disco del doppio album vede, invece, la voce della Leppin intonare stupende melodie sofferte su basi di elettronica dei synth del duo, in continuità con le vacuità distanti dei suoni del precedente.

Sergio Spampinato

 

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