LINO CAPRA VACCINA
"Arcaico Armonico"
(Dark Companion, 2015)

Lino Capra VaccinaLino Capra Vaccina riprende “il cammino”, dopo il successo della ristampa del 2014 del suo capolavoro Antico Adagio (1978) a cura della Die Schachtel, lungo quegli “arcaici” sentieri di musica sentita come unità di spirito e corpo, che fin dai tempi remotissimi, furono attraversati dall’uomo per ricercare attraverso il suono-frequenza-vibrazione: spiritualità e coscienza cosmica. In questo suo ultimo lavoro Arcaico Armonico, targato Dark Companion, forse ancor di più rispetto al passato, Lino ha sentito l’esigenza di avere un rapporto intenso e creativo con se stesso e la natura. Isolatosi nella quiete della campagna piacentina negli studi Elfo, è riuscito, seppur in uno studio digitale, a catturare “frequenze sonore ecologiche” a lui tanto care, utilizzando solamente le sue tipiche tecniche e trucchi di registrazione analogica e senza adoperare nessun sintetizzatore o apparecchio elettronico. Le sonorità e gli armonici generati dai suoi molteplici strumenti: gong, cembali, vibrafoni, eolotubolari, corde di piano, tablas, piccole percussioni indiane, africane e voci, ci fanno capire, come hanno sempre sostenuto in India da millenni, che ogni cosa nell’universo poggia sulla risonanza. Ad arricchire maggiormente l’estatica musica minimale creata dal solo Lino, intervengono in maniera discreta, ma efficace, gli strumenti di ottimi collaboratori. Infatti le toccanti note di mandhura di Paolo Tofani in Dialoghi Tra Suoni o il sognante oboe di Camillo Mozzoni in Arcaico Armonico o la mistica voce del grandissimo “rientrato” Juri Camisasca in Andante Ancetrale, contribuiscono a suggerirci una direzione verso cui tendere, un luogo mentale dove poter beneficiare di un’esperienza profonda. Sembra che la musica provenga da un tempo molto remoto, oscuro. Uno spazio sonoro dove riaffiorano ricordi ancestrali, lontani, inconsci, “arcaici” e di conseguenza anche più “antichi” e misteriosi rispetto a quelli di Antico Adagio.

Danilo D’Alessio