CANTI MAGNETICI
Nasce in Puglia, esattamente nel triangolo Taranto-Ostuni-Lecce, l’etichetta non allineata Canti Magnetici. Si parte da un’idea di tre protagonisti della scena elettronica italiana, sto parlando di Gaspare Sammartano, Andrea Penso e Donato Epiro, che trova sfogo nella sperimentazione di sound “anomali”, fusi ad immagini, parole, fenomeni culturali e naturali. La scelta è chiara: suoni abrasivi, misteriosi, destinati alla creazione di una musica di ricerca “pura”, ma ricca di “contaminazioni”, senza compromessi; la produzione di cassette in tiratura limitata, destinate ai veri appassionati, per riscoprire un oggetto con un’anima ben definita, sedotto, ma mai abbandonato del tutto. Sono sette, fino ad ora, le release della label, sette “canti” magnetici.
Canto 01 – Matthew P. Hopkins “Fog Study” (14/11/2015, ltd. ed. 100)
Matthew P. Hopkins è un musicista, artista visivo e scrittore australiano di base a Melbourne. Fog Study è, lo dice anche il nome, un studio sulla nebbia “interiore”. Due tracce, composte trovando la giusta alchimia tra corni, sospiri, field recording e fruscii affascinanti. L’oscurità della track one si fonde alla perfezione con il mistero e il nervosismo finale della seconda, per diciotto minuti circa di pura intensità emotiva.
Canto 02 – Andrea Penso “Ritorno All’Acqua” (14/11/2015, ltd. ed. 100)
Andrea Penso è un sound maker classe ’85, fondatore dell’etichetta stessa. Attivo con svariati moniker, vanta diverse pubblicazioni per la Denovali, è parte attiva del team Black Moss/Canti Magnetici e gestisce la micro-label Kirlian. Con questa uscita, Penso pubblica per la prima volta con il suo vero nome. Ritorno All’Acqua è una composizione che trascende il senso più profondo del misticismo. Evoluzione ed involuzione della coscienza si uniscono in un cambiamento radicale, abbracciando una dimensione religiosa, ispirata dal battesimo di Gesù.
Canto 03 – Carlos Casas “Vucca De Lu Puzzu” (14/11/2015, ltd. ed. 150)
La terza produzione, o meglio, il terzo canto, Vucca De Lu Puzzu, è affidato a Carlos Casas, film e sound maker, artista visivo spagnolo, di Barcellona. Due tracce, realizzate con field recording e frequenze radio registrate nella caverna “Vucca De Lu Puzzu”, a Capo Di Leuca (Gagliano Del Capo, Puglia). Puzzu è un crescendo di intensità in perenne espansione; Vucca genera uno stato di smarrimento, tipico di un viaggio nelle profondità della terra, da far impallidire il più audace degli Indiana Jones, con le sue “voci incorporee”.
Canto 04 – Luca Garino “The Woodcarver” (09/09/2016, ltd. ed. 80)
Luca Garino è un compositore attivo nel circuito della musica elettronica e concreta sin dal ’96, con i moniker di AHV e Psalm’n’Locker. Muove i primi passi da autodidatta, continuando gli studi presso il “Laboratorio per la sperimentazione e la didattica dell’informatica musicale” (LaSDIM). The Woodcarver è un lavoro intenso, stimolante, ben pensato. Una serie di field recording registrati durante la raccolta del legno tra i monti del nord Italia. Un suono acusmatico, profondo, avvolgente … please close your eyes, just close them.
Canto 05 – Danny Clay & Greg Gorlen “Brittle” (09/09/2016, ltd. ed. 80)
Quinto canto ad opera del duo composto da Danny Clay e Greg Gorlen. Clay è un compositore e sound artist statunitense, che fa spola tra l’Ohio e San Francisco. Nel processo di composizione, numerose sono le sue influenze: dal folklore americano alla genealogia, dall’educazione artistica al teatro per bambini, passando per la più spontanea improvvisazione. Gorlen è un musicista sperimentale di base a San Francisco, abile nel ricavare suono e “rumori” dagli oggetti più disparati, persino da quelli considerati spazzatura. Gestisce l’etichetta, specializzata nella produzione di cassette, Turmeric Magnitudes e scrive di musica per il blog Demagnetization. Brittle viene descritto come “A delicate requiem for tape loops and synth. A charming exploration in the world of disintegrated sounds”. In effetti, nelle tre tracce, il suono viene disintegrato in una polvere finissima, avvolgente e rilassante. La pace dei sensi.
Canto 06 – Absent Outfit “Untitled” (09/09/2016, ltd. ed. 100)
Abbiamo già presentato, in apertura, Matthew P. Hopkins e il suo eccezionale Fog Study. Per il canto numero sei, all’artista australiano si affianca il neo zelandese Tim Coster. Originario di Auckland ma residente a Melbourne, Coster spazia tra tastiere, sintetizzatori, effetti e cassette, fondendone sapientemente i suoni prodotti. Il progetto Absent Outfit si basa su lente successioni di suoni concreti, elettronici e strumentali. Scricchiolii, “brividi”, rendono ancor più interessante l’armonia derivante da materiale dimenticato o apparentemente disperso.
Canto 07 – Videobasic “Untitled” (09/09/2016, ltd. ed. 80)
Settimo canto firmato Videobasic, il duo formato da Michele Mazzani e Gabriele Gotini. Mazzani è un artista noto della scena nostrana, profondamente radicato nella cultura underground, con performance nei luoghi più strani ed imprevedibili. Attualmente vive in Romagna, dove organizza eventi di varia natura e da dove gestisce l’etichetta Lonktaar. Gotini, invece, è un artista esperto nel circuit bending. Oltre che con Videobasic, è attualmente impegnato nel progetto Trashsound. Questa cassetta Untitled è un calderone di idee ben strutturate: spazia dall’elettronica più “acida”, con venature drone, all’astrattismo più concreto. Tre tracce, a metà tra martello e piuma. Molto interessante.
La Canti Magnetici è, senza ombra di dubbio, una delle realtà italiane più intriganti.
Gerry D’Amato