THE JESUS AND MARY CHAIN
(Roma, 23 maggio 2018)

Si può recensire un concerto al quale non ci si è presentati? Alcune volte sì e questo è il caso. JMC li ho visti live per la prima e unica volta al Tenax di Firenze il 23 maggio del 1986, esattamente 32 anni fa. Un segno del destino? All’epoca portavano in tour Psychocandy, il loro album d’esordio. I fratelli Reid erano già due nerd scorbutici, suonarono di spalle alla platea per soli venti minuti e se ne andarono senza concedere bis, facendo imbufalire tutti ma non me, ero informato di questa loro abitudine ed ho sempre amato i gig brevi. Chissà se anche all’epoca si menavano nei camerini. Suonarono bene? Bah, diciamo che a quell’altezza temporale rappresentavano una proposta stimolante: con quella loro formula di melodie velvettiane asfaltate di feedback chiudevano con il post punk, gettando un ponte verso lo shoegaze, la neo-psychedelia ed il britpop più rumoroso. Il successivo Darklands aveva un sound già molto più morbido, i dischi usciti in seguito neppure registrati, tanto che nel 1999 la band si sciolse senza lasciare troppi orfani inconsolabili. Poi dieci anni fa son tornati, da allora gli piovono sulla testa recensioni di merda come avessero preso residenza sotto una piccionaia e, alla fine, ieri sera hanno suonato all’Orion di Ciampino. Sarei dovuto andare? E per quale motivo mai? Ad oggi la freschezza si è trasformata in logora routine, i due fratelli sono invecchiati senza guadagnare in cordialità, perseverando nel prendersi vicendevolmente a pizze in faccia e se non suonano peggio, meglio sarà difficile. La mia fidanzata, che in quanto “pischellotta” non ha mai avuto occasione di vedere JMC in concerto, ha languito piagnucolosa per tutto il giorno, salvo poi lasciarsi convincere in serata che 60 euroni (30+30) sarebbero stati meglio investiti in una ricca cena di sushi. Dunque: Maki, Nigiri, Roll e Sashimi senza rimpianti ma con un unico quesito che mi rimbalza inarrestabile tra le sinapsi: come cazzo saranno mai le toilettes dell’Orion?

Gianluca Becuzzi