ASH CODE 
(Bari, 10 gennaio 2020)

Premetto che nello scrivere le mie impressioni derivate dal concerto dal vivo degli Ash Code, sono di parte perchè i componenti della band sono miei amici e li seguo dagli esordi.

Cerco sempre di supportare le band nostrane, soprattutto quando sono motivo di orgoglio come in questo caso, visto che gli Ash Code possono essere considerati il gruppo italiano “post punk” più apprezzato all’estero, inclusi gli Stati Uniti! Sono sempre in tour, partecipano a tutti i festival più importanti d’Europa.

L’impatto scenico della band è molto forte; nella loro semplicità ed umiltà si trascinano quest’aurea oscura tipica delle più famose band new wave, risultando affascinanti. Il trio, formato dai due gemelli Alessandro e Adriano e da Claudia, sembra proprio uscito da un palcoscenico inglese degli anni ’80!

Un’ora di concerto che ha letteralmente ipnotizzato il pubblico presente che si è scatenato da subito danzando per tutta la durata.
Il loro sound abbraccia vari stili, dall’ elettronica alla minimal, dall’EBM al pop degli ’80 fino al noise. Chitarra distorta, synth glaciali e “ciliegina sulla torta” le voci alternate di Claudia e Alessandro, davvero emozionanti!

Miriam Ranieri