MAYFLOWER MADAME
"Prepared For A Nightmare"
(Only Lover, 2020)

Segnalati su queste pagine fin dal conturbante esordio Observed In A Dream torniamo a parlare dei Mayflower Madame con il nuovo Prepared For A Nightmare secondo album in studio a conferma delle ottime impressioni suscitate da parte del quartetto norvegese proveniente da Oslo. Dall’iniziale post-punk il gruppo ha elaborato un’immagine musicale differente scrollandosi questa etichetta stereotipata che “oggi” lascia il tempo che trova e da lieve promessa sono diventati tra le migliori proposte europee legate a “certe sonorità”, riuscendo a far coesistere l’aspetto romantico della dark-wave alla psichedelia più ipnotica. Al suo interno il disco sviluppa un concetto di spazio sonico con continui ed improvvisi cambiamenti in ogni singola canzone in una “climax” di inquieta enfasi. Apre la title-track e come in una cavalcata nelle ore notturne i quattro musicisti hanno modo di mettere in luce le loro capacità strumentali tra i magma di Vultures, le mareggiate elettriche di Swallow e l’austera bellezza di Ludwig Meidner, brano che mi ha ricordato i migliori Vendemmian. Si passa da un assorto lirismo a riverberi fluttuanti e nelle sonorità delle seguenti Never Turning (In Time), Sacred Core riecheggiano gli aloni arcani di band quali Breathless e Telescopes per arrivare all’esotismo velvettiano di The Night Before con le chitarre in collisione tra loro. Le atmosfere ora eleganti ora cariche di aggressività fanno parte di un’espressione moderna come in Goldmine o in A Future Promise, canzoni che vivono di un elusivo estetismo distaccato. La finale Endless Shimmer è una sorta di esplorazione mentale sullo stile dei Black Rebel Motorcycle Club dove modulandosi su onde soniche il gruppo definisce ulteriormente la propria struttura compositiva. I Mayflower Madame attraverso il proprio stile cerebrale ma carico di suggestive emozioni risultano essere una delle band tra le più originali in circolazione e Prepared For A Nightmare una delle migliori produzioni uscite in questo 2020. Ragioni, queste, che valgono da sole l’acquisto del disco.

Luca Sponzilli