La Old Bicycle Records è un’etichetta svizzera di base a Piazzogna, ex comune del Canton Ticino. Attiva sin dal 2011, la label si caratterizza per un catalogo ricco di artisti di grande valore. Balzano subito all’occhio, e all’orecchio, dischi come In The Other House di Cristiano Deison e Matteo Uggeri, oppure Hexagon Garden dei Melampus,
Stefan Christoff (Sam Shalabi, Peter Burton, Matana Roberts, parte del collettivo Howlarts, attivo nell’ambito della scrittura, della poesia, del cinema, oltre che nel campo musicale) e Jan Kees Helm aka Post Mortem (all’attivo diverse release in 25 anni di produzione artistica, per di più di stampo noise/experimental), sono gli autori di questa uscita split dal
Cristiano Deison, unisce le proprie forze con Matteo Uggeri dando alla luce questo prezioso lavoro, licenziato in co-produzione da alcune tra le più interessanti realtà discografiche italiane come Oak Editions (che vede alla sua direzione Giannico e Ballerini, a loro volta parte integrante del collettivo AIPS, attorno al quale lo stesso Deison gravita), Old Bicycle
Fabrizio Modonese Palumbo, sperimentatore sonoro torinese, attivo da diversi anni in solo e con collaborazioni di tutto rispetto (Almagest!, Xiu Xiu, Carla Bozulich, Michal Gira!) torna con una release su nastro edita per Old Bicycle Records ove le due tracce che la compongono prendono il nome dal titolo stesso – rispettivamente come parte 1 e
Andrej Tarkovskij, parlando del suo film “Stalker”, disse che l’anima è assetata di armonia, mentre la vita, invece, è disarmonica. Paolo Spaccamonti e Daniele Brusaschetto sono un duo di Torino che circa tre anni fa, in una session durata due giorni ed armati solo di due chitarre e di due Marshall, registrarono questo album. Paolo
Silent Carnival è il nuovo progetto di Marco Giambrone, ex chitarrista e cantante dei Marlowe. Se si dovessero trovare subito dei modelli a questo primo album del musicista siciliano, in prima linea troveremmo i Death In June, quei Death In June di The Guilty Have No Pride che hanno aperto la strada al filone incontrastato
Piccolo gioiello industrial/experimental senza compromessi solo su audiocassetta (Crash Tape), limitato a 100 esemplari dall’interessante artwork, per Simon Balestrazzi e Uncodified (Corrado Altieri). Da sempre pionieri della scena noise italiana, dediti alla vera sperimentazione “rumoristica”, insieme in questo split dagli ottimi contenuti. Simone è una di quelle figure che, fin dall’inizio della sua avventura artistica con
Dannato è l’album di esordio di Futeisha (nome della compagnia del malcontento, una società anarchica segreta fondata nel 1923 in Giappone) all’anagrafe Juan Francisco Scassa. Argentino trapiantato a Torino. Un album che si presenta come un meltin pot sonoro, una sorta di viaggio anarchico verso il sud est asiatico alla ricerca delle proprie origini. Vengono
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