PETER AARON: THE STABBING JABS, il nuovo devastante progetto punk’n’roll americano

È da tempo che intrattengo un rapporto di amicizia e di stima artistica e musicale con Peter Aaron, cantante, chitarrista, autore di testi, nonché saggista rock e giornalista/arts editor della rivista Chronogram di Kingston (New York). In passato l’avevo intervistato due volte, nel 2007 in occasione dell’uscita dell’antologia dei suoi immensi e torbidi Chrome Cranks, Diabolical Boogie (Atavistic R.) a dieci anni dal loro scioglimento (1998) e nel 2012 quando, dopo la loro reunion, pubblicarono l’ottimo Ain’t No Lies In Blood (Thick Syrup R. / Bang! R.). Poi, dopo il definitivo scioglimento di quella band, siamo rimasti in contatto e mi ha tenuto costantemente informato sulla crescita e sulle novità riguardanti gli Stabbing Jabs che, dei Chrome Cranks, hanno fatalmente raccolto l’eredità grazie anche alla presenza dello stesso chitarrista William Gilmore Weber, fedele partner artistico di Aaron. All’indomani dell’uscita dell’album omonimo degli Stabbing Jabs (che ho recensito su Frastuoni) era notevole la mia frenesia di saperne di più e ho intervistato nuovamente Peter Aaron. Ringrazio sentitamente Ciro Boffoli (mio abituale collaboratore e amato fratello) per aver tradotto in italiano le sue risposte.

Cosa è successo Peter nel tempo che è trascorso tra i Chrome Cranks e i tuoi nuovi Stabbing Jabs?

Per quanto riguarda la musica certamente molto è successo per me e per William Weber fra i Chrome Cranks e gli Stabbing Jabs. William è stato in diverse band di Cincinnati, come i Pisswater Preachers e, più di recente, con i Plush Machine che hanno appena realizzato l’album d’esordio. Io ho suonato con Peter Aaron/Brian Chase Duo, Young Skulls, e APR (with Bobby Previte e John Rosenthal).

In cosa sono differenti le due band?

Direi che gli Stabbing Jabs sono il sound di tutti noi che ci ispiriamo alla musica che ognuno di noi suonava con le band precedenti. I suoni dei Jabs non provengono dallo swamp/blues, lo stile artistico per il quale i Cranks erano conosciuti: sebbene i Jabs abbiano alcuni loro membri e ci siano alcune somiglianze fra le due band ciò non può essere d’aiuto. Ma per fortuna avendo il grande Andy Jody (dei Barrence Whitfield And Savages) alla batteria abbiamo molto swing nel ritmo di alcuni brani, e questo accentua un po’ di blues qua e là. Molta “lingua franca” negli Stabbing Jabs deriva dall’hardcore punk: nel 1980 Chris Donnelly – che per anni suonò nei Gang Green – ed io suonammo negli Sluggo, la prima band hardcore di Cincinnati

Quale song del nuovo disco preferisci?

È difficile scegliere un brano, li amo tutti. Forse Drowning Girls. Ma se domani me lo richiedi potrei darti una risposta diversa.

Di cosa parlano i testi delle song di “Stabbing Jabs”?

Due brani dell’album sono cover dei Verbs e Dennis The Menace, prime band punk di Cincinnati. Con i miei testi ho cercato di divertirmi. Nella prima stampa dell’album c’è un errore: il foglio dei testi non è stato incluso (lo sarà nelle future ristampe). Chiunque voglia un pdf dell’inserto può richiedermelo per e mail a paaron64@gmail.com.

Come siete approdati da Cincinnati all’etichetta francese Beast Records?

Pochi anni fa ero negli Avondale Airforce e Beast Records realizzò, per l’Europa, il nostro LP. Sono dei bravi ragazzi con molte buone band nella loro etichetta e fanno un buon lavoro per i loro prodotti, così sono felice di lavorare nuovamente con loro.

Quali sono le rock band del passato che hanno maggiormente influenzato il sound degli Stabbing Jabs?

Abbiamo molte influenze, alcune non così ovvie. In breve: Dead Boys, MC5, i primi Black Flag e naturalmente gli Stooges.

Sono più disperati gli Stabbing Jabs dei Chrome Cranks o è solo una mia impressione?

Più disperati? Può essere, mi piace questa impressione.

Quanto distorto noise blues dei Chrome Cranks c’è ancora nel sound degli Stabbing Jabs?

Con me e William nella band la musica avrà di sicuro elementi familiari con ciò che facevamo con i Chrome Cranks. Direi che gli Stabbing Jabs hanno piu’ una base punk/r’n’r’ nel sound. In genere la musica si allontana dal blues/swamp/art che era la musica dei Chrome Cranks per tornare alla musica che ci portò a fare parte delle band all’inizio della nostra carriera musicale. Non ci scusiamo per questo.

Cosa hanno portato Donnelly, Jody e Morrison nel sound degli Stabbing Jabs e come si è amalgamata la chitarra noise assassina di William Weber con loro?

Jamie Morrison si è appena unito a noi, non suona nell’album. Il basso nell’album è suonato da Tim Moore e William Weber. Tutti fantastici musicisti che sanno esattamente come suonare questo tipo di musica, non dovemmo parlarne troppo su ciò che serviva fare.

Come e dove si inserisce, nel panorama americano underground, il primo album degli Stabbing Jabs? Ci sarà un seguito?

Non sembra veramente che ci siano molte altre band che sappiano come suonare questo tipo di r’n’r ora, per questo noi vogliamo farlo. In un certo senso è una dichiarazione vera e propria. Vogliamo fare un altro album, ho scritto alcuni nuovi brani che vorrei registrare questa estate.

Peter puoi parlarmi degli Harambe’s Heroes?

Harambe’s Heroes era un nomignolo che tirammo fuori per il nostro primo concerto, che doveva essere un unico show di cover delle prime punk band di Cincinnati: Harambe era il nome del gorilla dello zoo di Cincinnati ucciso nel 2016 per avere preso un bimbo; Hogan’s Heroes era un popolare show trasmesso nel decennio 1960/1970. Era tutto su Cincinnati. Alla fine decidemmo di continuare con la band usando il nome di Harambe’s Heroes per pochi altri concerti, fino a quando lo cambiammo in Stabbing Jabs.

Quali sono Peter le due cover dell’album di cui mi parlavi prima?

Sono Little In Doubt dei The Verbs e Go-Go Wah-Wah dei Dennis The Menace, che fanno parte di We Were Living In Cincinnati una compilation dei primi brani punk di Cincinnati pubblicati dall’etichetta Hozac/Shake-It nel 2019. Il brano di Dennis The Menace (in origine sul loro 7″ EP del 1980) è un brano bonus in più. The Verbs (compresi membri dei Custons) non hanno mai realizzato un disco, il loro brano viene da un nastro dal vivo. Presto sarà pubblicata We Were Living In Cincinnati, Volume 2.

Sei tu Peter che suoni l’armonica in You’re A Drag, la song che conclude il disco?

Sì, mi è piaciuto suonare l’armonica in quel brano.

Grazie di tutto Peter, a presto.

Grazie a te Pasquale e a Frastuoni webmagazine.

Pasquale Boffoli

 

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