Tag: Giuliano Manzo

ARCANE OF SOULS
"Cenerè"
(Autoprodotto, 2015)

Era da un pezzo che non si sentiva un autore come il nostro, dal profondo sud calabrese, ed è chiaro che il metro di paragone con Rino Gaetano, che può sembrare esagerato, ascoltando per bene questo secondo album di Arcane Of Souls, aka Alfonso Surace, può starci e calzare. Dagli anni dell’autore di Gianna sembra

LE CAPRE A SONAGLI
"Il Fauno"
(Autoprodotto / Hashtag, 2015)

Il nome della band avrebbe fatto la gioia di zio Zappa. Loro sono bergamaschi, ma l’indicazione geografica, mai come in questo caso, è assolutamente atipica. Le Capre A Sonagli sembrano più il frutto di un rito voodoo allestito nel deserto del Mojave, a nord est di Los Angeles, talmente avariato da sconvolgere anche gli Dei

PSYCHOPATHIC ROMANTICS
"S/T"
(Autoprodotto, 2014)

You Can’t Judge A Book By The Cover è il titolo di un vecchio pezzo del ’62 di Bo Diddley, che invitava, giustamente, a non fermarsi all’immagine di copertina nel giudicare la qualità letteraria di un libro. Lo stesso discorso credo valga, sostituendo, parafrasando il buon Diddley, un disco al libro, per la musica ivi contenuta. Non è

SALVO RUOLO
"Canciari Patruni 'Un È L'bittà"
(Controrecords, 2015)

Capita sempre più raramente di imbattersi in cantastorie, se poi questa figura è ricoperta da un autore che scrive e canta in vernacolo, allora ci troviamo di fronte ad un evento più unico che raro. Un ruolo importante quello del cantastorie, per comprendere meglio l’evoluzione del nostro folk cantautorale, ricoperto negli anni ’70 da autori

PATTI SMITH
(Napoli, 8 dicembre 2014)

Sembra che la signora della new wave si sia affezionata al nostro paese e in particolar modo alla Campania, dal momento che dall’uscita del suo ultimo album in studio, Banga, nel 2012 è tornata ben quattro volte. L’ultima volta è stata protagonista di un happening col suo Patti Smith Group addirittura in quel di Scario,

ROBERTO FEDRIGA
"S/T"
(Undersound, 2014)

Raramente mi era capitato negli ultimi mesi di ritrovarmi ad ascoltare e scrivere di un debut album interessante e prezioso e al tempo stesso per nulla banale, come sempre più spesso capita per una buona percentuale dell’odierna produzione musicale indipendente italiana, come questo lavoro di Roberto Fedriga. Il trentenne cantautore bergamasco nella mezz’ora buona del disco

THE PROVINCIALS
"Provolone Records"
(Disco Futurissimo, 2013)

Può anche capitare di ritrovarsi fra le mani un album pensato e concepito dieci anni fa, in assordante solitudine e con mezzi precari da un gruppo o meglio un musicista salernitano poliedrico e dotato di una spiccata versatilità musicale. Ho avuto modo di conoscere Rosario Memoli a Salerno, una sera di settembre di sette, otto

ANTONIO ANDRISANI
"Andrisanissima"
(Cacca Dischi, 2014)

Non lasciatevi trarre in inganno dalla copertina a caratteri cubitali e cubisti e nemmeno dall’art work “rotelliano” del libretto interno. Andrisanissima è l’opera prima di Antonio Andrisani, che sicuramente alcuni di voi avranno intravisto a cinema, nel ruolo del prete interpretato nel film di Papaleo “Basilicata Coast To Coast”, dal momento che Andrisani è anche e

EMIAN PAGANFOLK
"Acquaterra"
(Emian / Low-fly, 2014)

Non ho mai capito bene per quale misteriosa cognizione teorica ho sempre associato il territorio avellinese con la verde isola celtica, che ho visitato e della quale sono rimasto come non pochi, dalla notte dei tempi ad oggi, ammaliato. Gli Emian Paganfolk, avellinesi d’anagrafe ma d’animo profondamente celtico, sembrano rafforzare la mia immaginifica teoria, tanto

MASSIMILIANO MARTINES
"Meccanismo Estetico"
(Liquido, 2012)

Bizzarra e avveniristica la copertina del secondo album di Massimiliano Martines, che per l’occasione si fa accompagnare dalla sua Ranocchi Delfini Dorsisti & Stilolibertari Band, già dal titolo è una dichiarazione d’intenti. Bizzarra come i titoli delle dieci tracce del dischetto, pubblicato dalla Liquido Records, con tanto di libretto illustrato con testi. Martines è un cantautore

FRENCIO & MASI
"Arrivati Al Punto"
(Fabio Cinti, 2013)

“In cui la strada non è più un percorso liscio da raccontare sulla panchina”, questo il titolo per esteso del primo lavoro di questo bizzarro e vulcanico duo salernitano, ma in realtà trattasi di un trio, poiché ai due si affianca in tutti i pezzi l’estro e gli arrangiamenti del programmatore Marco “Mauss” Cozza. Frencio