GIANLUCA BECUZZI
"In Between"
(ST.AN.DA., 2020)

“Il vagabondare incerto e scontrosamente ardito di uno sciamano nella nebbia del nostro tempo”.

Pulsioni sonore e pallidi clangori metallici, sottili incisi percussivi, impalpabili acuti spezzati da roboanti e scorticanti rumori industriali. Abbatte la barriera tra il “dentro” e il “fuori” questo poderoso lavoro di Gianluca Becuzzi. Come nella terza legge della corrispondenza ciò che è sopra sta sotto, ciò che è sotto sta sopra, le barriere vengono abbattute, il ritmo decostruisce e annienta, sono esplosioni di un Tancredi Parmeggiani dai toni oscuri, di un Mark Rothko che dipinge con i droni. Non si pensi ad un semplice recupero della tradizione, parola scoscesa e sfuggente, Becuzzi è dentro al suo tempo, al nostro tempo, lo sobilla, lo circonda, lo divora e lo restituisce a noi. Sono le streghe di Macbeth che, piuttosto, ci vengono incontro, leggono e sentenziano, ci suggeriscono e se ne vanno, ci indicano la strada che il suono crea, che l’arte, quella onesta, può indicarci. Officiante di un rito ancestrale e perfettamente contemporaneo, il lavoro fin dal titolo, In Between-in mezzo, ci consegna la carta d’identità di questo sacerdote ballardiano della musica prossima ventura. Per l’ex Limbo è l’incontro, in questo lavoro, con i SunnO))) (ascoltare per credere la lunghissima traccia Aghartha Da Monoliths & Dimensions del 2009), con gli Swans (ascoltare No Words No Thoughts dal live We Rose From Your Bed With The Sun In Our Head) e, mi si perdonerà l’azzardo, anche con la musica concreta di Lionel Marchetti (mi è venuta in mente la traccia Pètrole incisa con il giapponese Yoko Higashi). Un lavoro poderoso, due CD da ascoltare in raccolta meditazione notturna, i titoli sono evocativi come evocativo è il timbro cavernoso della voce di Becuzzi, che inaugura la prima traccia, Across The Mirror, che erompe dal brumoso intreccio di suoni oscuri e oscuri, tra il primo David Tibet e le allucinazioni black degli Ulver.

Buon viaggio oscuri cavalieri del bosco delle streghe.

Davide Gonzaga