La recente morte di James Chance mi ha addolorato non poco. Per rendere omaggio alla sua memoria ho ritenuto opportuno recensire uno dei suoi lavori più epocali: l’album Buy del 1979, concepito quando James Chance era il leader dei Contortions. L’avvento degli anni ’80 ha visto il crollo, nel jazz, di tutte le barriere di
Nel 1970 i Caravan pubblicavano il loro secondo album If I Could Do It All Over Again, I’d Do It All Over You, manifesto del Canterbury Sound, la corrente musicale sviluppatasi nell’omonima città del Kent – da qui il nome – e tra i dischi più influenti del rock progressive. Pye Hasting (voce, chitarre 6
Uno degli eventi più attesi dell’anno 2024 è l’esibizione live degli Underworld insieme ai francesi Air al VIVA! Festival (Valle D’Itria International Music Festival) che si terrà in Puglia a Locorotondo dall’1 al 4 agosto. Si tratta dell’unica data nazionale per la band culto dell’elettronica anni ’90. Noi di Frastuoni non potevamo esimerci, per questo
Avevo atteso a lungo questo live. Scoperti per caso durante la pandemia, questo ammirevole gruppo mi ha sollevata da una crisi che stavo vivendo in quel periodo. I testi, la musica, la voce eterea di Eva Geist sono capaci di toccare corde profonde come poche. Ho cercato il vinile, il primo album, l’omonimo, sulla cui
La straordinaria compositrice e violoncellista statunitense Janel Leppin ritorna con una doppia pubblicazione di due album usciti lo stesso giorno (28 giugno 2024) entrambi per la Cuneiform Records. Uno è il secondo capitolo del progetto di grande pregio da lei diretto, l’Ensemble Volcanic Ash, che segue l’omonimo precedente del 2022, opera orchestrale di rilievo. L’altro
Dopo sei anni tornano i Decemberists con un titolo che è quasi una sfida. Dopo essersi impantanati nei synth del precedente I’ll Be Your Girl, che evidenziava una notevole crisi d’identità, la band di Colin Meloy riprende in mano mandolini e chitarre e ritorna sui suoi passi. Il risultato è inaspettatamente fresco, i Decemberists riprendono
Immaginiamo di trovarci in un piazzale dove convergono due strade, la prima proveniente da sinistra e la seconda che inizia alla destra della piazza; nel bel mezzo di questo piazzale c’è una colonna scolpita, a guisa di totem, con due facce che, come un Giano bifronte, guardano verso entrambe le strade. Sotto il totem esiste
THE PRISONERS “Don’t Burst My Bubble / Ain’t No Telling” 7″ (Countdown Records, 2024) Un’incredibile sorpresa per gli ammiratori (tanti) dei Prisoners, nome di punta del revival garage e neopsichedelico inglese degli ’80 sixty-beat oriented con vaghe tracce di oneri mod. Il come-back include due classici, sul lato A Don’t Burst My Bubble degli Small
Born In The U.S.A., album pubblicato esattamente il 4 giugno del 1984 è senza se e senza ma lo spartiacque nella carriera discografica di Bruce Springsteen. Atteso, dopo il monocorde Nebraska, divisivo, poiché i rockers puristi che seguivano con devozione il Boss e la sua E Street Band fin dagli esordi vedevano nel disco una
Facciamo un gioco. Elenchiamo tutti i nomi di artisti ultra ottantenni che vincono ancora in determinazione e attività artistica febbrile. Sicuramente vengono in mente Roger Waters, sir Paul McCartney, Bob Dylan, illustri nomi “mainstream” di chi produce dischi, avvia progetti e si avventura in sfibranti tour mondiali, malgrado l’età. Ecco, ci sentiamo di inserire fra
Nell’agosto del 1974, mentre Band On The Run rimaneva stabilmente in vetta alle classifiche mondiali, Paul McCartney e i suoi Wings erano impegnati agli Abbey Road Studios per le riprese di un documentario e di un possibile album in studio dal vivo dal titolo di One Hand Clapping, che non venne mai pubblicato ufficialmente. Il
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